Mercoledì 29 Gennaio 2025
REDAZIONE ESTERI

Manifestazione a Tel Aviv

Familiari di ostaggi rapiti da Hamas chiedono a Netanyahu di agire. Urlano "Vergogna! Bibi dimettiti! In galera!". Genitori, sorelle e amici scandiscono "Riportateli a casa!". Un padre non se ne andrà finché i suoi figli non tornano.

"Vergogna! Bibi dimettiti! In galera!". Il dolore si trasforma in rabbia, le lacrime in urla. Contro Benyamin

Netanyahu, colpevole di "non fare nulla" per la sorte degli ostaggi – almeno 120 – rapiti da Hamas. E che per questo, ora, "deve andarsene". I familiari dei rapiti si sono radunati ieri nei pressi del ministero della Difesa a Tel Aviv per chiedere di agire per i loro cari, inghiottiti dal buio di Gaza. "Adesso!", scandiscono, brandendo le loro foto e cartelli con su scritto, in ebraico e in inglese, "Riportateli a casa!". Il primo a fermarsi è stato un padre che cerca i suoi tre figli portati via dai terroristi: "Non me ne vado da qui finché non tornano". A lui si sono via via uniti altri genitori, sorelle, amici.