Mercoledì 4 Settembre 2024

Mandato d’arresto per il rivale di Maduro. Venezuela, la protesta di Usa ed Europa

Il tribunale venezuelano arresta il candidato presidenziale Edmundo Gonzalez Urrutia, scatenando condanne internazionali per la repressione politica nel Paese sudamericano.

Mandato d’arresto per il rivale di Maduro. Venezuela, la protesta di Usa ed Europa

Il tribunale venezuelano arresta il candidato presidenziale Edmundo Gonzalez Urrutia, scatenando condanne internazionali per la repressione politica nel Paese sudamericano.

È un coro di condanne per la decisone del tribunale venezuelano di arrestare Edmundo Gonzalez Urrutia (foto), il candidato alle presidenziali del 28 luglio, diventato l’uomo simbolo dell’opposizione e della voglia di cambiamento del Paese sudamericano. "È una pratica dittatoriale" protestano in un comunicato sette Stati latinoamericani, mentre l’alto rappresentante dell’Unione europea, Josep Borrell, chiede lo stop immediato "alla repressione e alle vessazioni". Condanna anche dagli Usa. Il ministro degli Esteri e vicepresidente, Antonio Tajani, convoca l’incaricata d’affari venezuelana a Roma, per sollecitare una maggiore attenzione alle richieste di visite consolari ai connazionali detenuti. L’ong Foro Penal stima 1.780 arresti, tra cui 113 minori, 86 dei quali sono stati rilasciati da poco. In cella i principali collaboratori di Machado.