Manchester, 15 maggio 2016 - Dal 1910 è la 'casa' del Manchester United e amatissimo dai tifosi dei 'red devils' - che lo chiamano 'Teatro dei Sogni' - ma anche in campo internazionale l'Old Trafford si può tranquillamente iscrivere nella lista dei grandi 'templi' del calcio, al pari del Maracana a Rio, del Bernabeu a Madrid, del Camp Nou a Barcellona e del Wembley a Londra. Con i suoi 75.653 posti, è il secondo maggior stadio d'Inghilterra, dopo il nuovo Wembley.
Lo stadio prende il nome dal sobborgo di Trafford: i biancorossi hanno sempre giocato lì, a parte otto anni dal 1941 al 1949, quando dovettero 'emigrare' nell'impianto dei 'cugini' del City, a Maine Road, perché lo stadio era stato danneggiato dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Old Trafford, noto per il campo di gioco sempre perfettamente tenuto, ha visto esibirsi sul suo terreno idoli come George Best, Bobby Charlton, Roy Keane, Eric Cantona e Bryan Robson, David Beckham, Ryan Giggs, Wayne Rooney e Cristiano Ronaldo. Si trova dalle parti di Sir Matt Busby Way, viale intitolato al tecnico scozzese che fede diventare lo United una leggenda. Nel 2003 ha ospitato l'unica finale tutta italiana nella storia della Champions League, o Coppa dei Campioni, quando il Milan battè la Juventus ai rigori. Oggi il ritrovamento di un pacco sospetto ha provocato l'evacuazione di una parte dello stadio e poi l'annullamento della partita fra la squadra di casa e il Bournemouth. La foto che descrive meglio le sensazioni vissute oggi da chi era allo stadio è quella di un bambino, vestito con la maglia dello United, che piange a dirotto perché la partita è stata rinviata mentre il padre tenta di consolarlo.
L'impianto del Manchester United è sempre stato utilizzato per il calcio, a parte qualche match di Rugby League (quello che si gioca 13 contro 13), con tanto di finale mondiale, nel 2000, di questa disciplina amata soprattutto in Inghilterra e Australia.