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I pipistrelli potrebbero essere il veicolo della malattia
Roma, 26 febbraio 2025 – Torna lo spettro di una malattia misteriosa in Congo. Lo scorso dicembre nella Repubblica africana era scattato l’allarme in seguito a un’epidemia di febbri inizialmente non ricondotte a nessuna patologia: più tardi il governo congolese e l’Oms avevano rassicurato: non è un nuovo virus ma sono sintomi di malaria combinata con altre infezioni respiratorie. Ma ora c’è una nuova minaccia per la salute pubblica, “significativa”, secondo quanto riferito ieri dal portavoce dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tarik Jašarević. Oltre 50 persone sono morte nelle ultime 5 settimane per una patologia apparentemente sconosciuta: 431 i casi segnalati nel bollettino del 26 febbraio assieme ai 53 decessi. I numeri più alti sono stati registrati il 13 febbraio nel villaggio di Bomate, nella zona di Basankusu: 45 persone morte su 419 casi.
Tre bambini morti e il pipistrello
Il misterioso morbo è stato riscontrato anche in tre bambini con meno di 5 anni poi deceduti che – stando al rapporto degli operatori sanitari locali – avrebbero mangiato un pipistrello. E’ successo nel villaggio di Boloko nel distretto sanitario di Bolomba. I piccoli avrebbero sviluppato febbre, stanchezza fino a emorragie con sanguinamento dalla bocca e dal naso. Qui i casi segnalati sono in tutto 12, 8 i morti. Ma non si sa quante potrebbero essere le infezioni sommerse, asintomatiche o non registrate.
I sintomi
Si tratta di una patologia che si manifesta con febbre, vomito ed emorragia interna. A preoccupare particolarmente è l’evoluzione fulminea della malattia. L’intervallo tra la comparsa dei sintomi e la morte nella maggior parte dei casi è stata di 48 ore Serge Ngalebato, direttore
medico dell'ospedale di Bikoro, un centro di monitoraggio regionale.
I test: esclusi Ebola e Marburg
''I villaggi hanno una capacità di sorveglianza e infrastrutture sanitarie limitate'', avverte Jašarević. Fattore che ostacola le possibilità di diagnosi, comprensione della malattia e contenimento del contagio. Finora test eseguiti su 13 campioni hanno esclusa Ebola e Marburg. Ma restano da indagare altre possibile cause, tra cui la malaria, il tifo la meningite, altre febbri emorragiche virali, fino alle intossicazioni alimentari. "Stiamo valutando se si tratti di un'altra infezione o di qualche agente tossico – ha affermato Jašarević -. Dobbiamo vedere cosa si può fare e fino a che punto l'Oms potrà sostenere le attività sanitarie".
Bassetti: “Sempre questi pipistrelli di mezzo”
"Penso che sia un gran problema – è l’opinione dell’infettivologo Matteo Bassetti, direttore al San Martino di Genova – perché 53 morti su 431 casi vuol dire che la mortalità è abbastanza elevata. Purtroppo ci sono di mezzo sempre questi benedetti pipistrelli che in generale trasmettono tutta una serie di virus che possono infettare l'uomo, come il virus di Marburg, il Nipah virus e i Lyssavirus correlati alla rabbia, che hanno alta mortalità con febbre emorragica e potrebbero essere legati a quello che sta succedendo" nel Paese africano.
"Si deve vigilare attentamente - sottolinea - perché l'evoluzione negativa della malattia preoccupa. Mi pare evidente di quanto sia importante in questi casi avere l'Oms, lavorare insieme alle istituzioni sanitarie sovragovernative mondiali".