Nicolás Maduro (foto) ha inaugurato il suo terzo mandato presidenziale, valido fino al 2031, nonostante manchino prove della sua vittoria...
Nicolás Maduro (foto) ha inaugurato il suo terzo mandato presidenziale, valido fino al 2031, nonostante manchino prove della sua vittoria elettorale di luglio. La cerimonia, svoltasi con frontiere chiuse e missili schierati, è stata definita un "colpo di stato" dall’opposizione, che sostiene il candidato Edmundo Gonzalez Urrutia come legittimo vincitore.
La comunità internazionale ha reagito con dure critiche e nuove sanzioni. Gli Stati Uniti hanno aumentato a 25 milioni di dollari la taglia per la cattura di Maduro e colpito otto alti funzionari venezuelani legati alla repressione. Simili misure sono state adottate dal Regno Unito, che ha sanzionato 15 collaboratori del regime. L’Unione Europea, tramite l’alto rappresentante Kaja Kallas, ha dichiarato Maduro privo di legittimità democratica, mentre l’Italia, per voce di Giorgia Meloni, ha ribadito il sostegno a una transizione democratica. Le Nazioni Unite hanno richiesto la liberazione dei prigionieri politici.
Durante l’investitura, Maduro ha giurato su una copia della Costituzione firmata da Hugo Chávez, promettendo un "Piano delle sette trasformazioni" per rilanciare il Venezuela con un’economia autosufficiente, città più vivibili, sicurezza rafforzata e un ruolo attivo nel nuovo ordine multipolare.