Sabato 6 Luglio 2024

Navalny, video appello della madre a Putin: “Consegnaci il corpo”

Lyudmila Navalnaya parla davanti alla colonia penale in Siberia dove è morto l’oppositore russo: “Lo aspetto da 5 giorni, non so neanche dove si trovi”. Moscow Times: “Potrebbe non essere mai restituito”

Roma, 20 febbraio 2024 – “Mi rivolgo a te, Vladimir Putin”. In un video appello la madre di Aleksey Navalny, Lyudmila Navalnaya, chiede al presidente della Russia che il corpo dell’oppositore venga restituito alla famiglia. La donna, 69 anni, parla davanti alla colonia penale IK- 3, in Siberia, dove il 16 febbraio è deceduto il figlio. Nevica e il termostato segna qualcosa come -34 gradi centigradi.

Lyudmilla Navalnaya davanti al carcere dove è morto il figlio
Lyudmilla Navalnaya davanti al carcere dove è morto il figlio

“Per il quinto giorno non lo vedo, non mi danno il suo corpo  – dice nel filmato diffuso dal team di Navalny – e non mi dicono nemmeno dove si trova. Mi rivolgo a lei, Vladimir Putin, la soluzione del problema dipende solo da lei. Mi faccia finalmente vedere mio figlio. Chiedo che il corpo di Alexei venga immediatamente consegnato in modo che io possa seppellirlo umanamente”. Il video si chiude con l'inquadratura della cupola di una chiesa su cui si erge una croce. Anche la moglie di Navaly ha ribadito la richiesta che il corpo del marito sia restituito. Contemporaneamente è stato presentato a Putin un appello scritto.

La moglie: aspettano che spariscano le tracce dell’avvelenamento

Ieri il Comitato investigativo che si sarebbe occupando delle ‘indagini’ sulla morte di Navalny ha fatto sapere che la salma non sarà consegnata alla famiglia prima di 14 giorni. La motivazione ufficiale è che deve essere sottoposta ad “esami chimici”. Secondo Yulia Navalnaya è il tempo necessario a far sì che spariscano le tracce dell'agente nervino Novichok con cui sarebbe stato avvelenato il marito.

Moscow Times: “Potrebbe non essere mai riconsegnato”

Per il Moscow Times, che cita fonti del Cremlino, il corpo di Navalny potrebbe non essere mai restituito. "Abbiamo alle porte le elezioni presidenziali (17 marzo). Non ne abbiamo bisogno perché sarà un problema per il capo (Putin, ndr)", avrebbe detto al giornale russo un funzionario del governo, per il quale la Russia starebbe addirittura valutando l`opzione di non rilasciare mai il corpo. Ci sono “molti precedenti del genere nel corso degli anni". 

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