Sabato 27 Luglio 2024

Macron: “Sei mesi di congedo parentale per entrambi i genitori. L’infertilità è un tabù”

Il capo dell’Eliseo annuncia un “grande piano” per il “riarmo demografico” della Francia. Poi lancia il nuovo governo Attal: “Snello e giovane”

Il presidente francese Emmanuel Macron, dietro di lui il nuovo premier Gabriel Attal (Ansa)

Il presidente francese Emmanuel Macron, dietro di lui il nuovo premier Gabriel Attal (Ansa)

Parigi, 16 gennaio 2024 – Sei mesi di congedo parentale per entrambi i genitori. Nella conferenza di inizio anno Emmanuel Macron parla del calo delle nascite in Francia  (meno di 700.000 bébé nel 2023, è il numero più basso dal dopoguerra ad oggi) e annuncia che aumenterà a sei mesi il permesso retribuito per neo mamme e neo papà. La misura, che a occhio e croce si preannuncia finanziariamente assai onerosa, servirà al rilancio delle nascite. Anche se, a detta di Macron, dietro il crollo della natalità non c’è solo un welfare insufficiente. Non si fanno figli anche perché “l'infertilità maschile e femminile progredisce, facendo soffrire molti uomini e donne”. E’ il “grande tabù del secolo”, un “flagello”. Macron sfodera metafore bellice: il governo ha un “grande piano” per il “riarmo demografico” della Francia, dice. 

Il presidente francese Emmanuel Macron, dietro di lui il nuovo premier Gabriel Attal (Ansa)
Il presidente francese Emmanuel Macron, dietro di lui il nuovo premier Gabriel Attal (Ansa)

Tanta retorica nelle parole del presidente, che guarda già alle elezioni europee di giugno. Il leader francese ha lanciato il nuovo esecutivo che ha il volto di Gabriel Attal, 34 anni, nominato premier 5 giorni fa: “Snello e giovane, agirà con “audacia, azione ed efficienza". Nei mesi e negli anni che verranno “si deciderà il futuro della prossima generazione. Ecco perché 'democratici, ambientalisti, repubblicani sono uniti in questo governo, perché la Francia resti Francia, affinché la Francia resti questa Nazione del buon senso, della Resistenza e dell`Illuminismo (...). In un momento in cui il nostro paese è minacciato dalle tensioni mondiali, sono convinto che abbiamo tutte le carte in regola per riuscirci. La nostra storia di progresso non è finita: i nostri figli vivranno meglio domani rispetto a quanto viviamo oggi”.