Mercoledì 11 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Luigi Mangione, le impronte digitali lo inchiodano. “La gente si offre di pagargli le spese legali”

Il 26enne italo-americano si dichiarerà innocente. Ma le analisi di laboratorio hanno confermato che era sul luogo del delitto. Sequestrato il suo taccuino, gli inquirenti: “Progettava l’omicidio. Ha scartato l’idea di una bomba perché avrebbe fatto vittime innocenti”

Pittsburgh, 11 dicembre 2024 – Luigi Mangione si dichiarerà non colpevole nel procedimento che lo vede accusato di aver ucciso il ceo della compagnia assicurativa UnitedHealthcare, Brian Thompson. Lo ha fatto sapere il suo legale, Thomas Dickey, intervistato dalla Cnn, mentre da New York arriva la notizia che inchioda il suo assistito: le impronte del 26enne arrestato in Pennsylvania e quelle rilevate sul luogo del delitto corrispondono. “Non abbiamo visto nessuna prova che sia stato lui a sparare”, affermava ieri Dickey, invocando la “presunzione di innocenza”. Non sapeva ancora dei risultati di laboratorio. 

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Luigi Mangione, arrestato per l'omcidio di Brian Thompson (Ansa)

L’estradizione

Mangione si opporrà all’estradizione dalla Pennsylvania allo Stato di New York (il delitto è avvenuto a Manhattan): manovra che posticiperà l’eventuale trasferimento e consentirà alla difesa di guadagnare tempo. Intanto il tribunale gli ha negato la libertà su cauzione.

“La gente si offre di pagargli le spese legali”

Continuano le manifestazioni di sostegno per l’italoamericano accusato di omicidio. Il suo studio legale ha ricevuto offerte per contribuire alle spese del ragazzo, ha detto ancora Dickey alla Cnn. Una nutrita fetta di americani ha visto in Mangione il ‘vendicatore’ di tanti assicurati che si sentono vittime dei “giochi di potere” dell’industria della salute, secondo l’espressione contenuta nel manifesto che Mangione aveva addosso il giorno dell’arresto. 

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L’idea di una bomba scartata

Al 26enne gli investigatori hanno sequestrato anche un block notes. Dagli appunti avrebbero dedotto che il presunto killer avrebbe pensato anche a una bomba per far fuori Thompson, ripiegando poi sulla pistola perché un’esplosione avrebbe rischiato di “uccidere degli innocenti”. Nel taccuino c’era una ‘to-do list’, una lista delle cose da fare. Progettando l’omicidio, a un certo punto Mangione si sarebbe risolto a “uccidere il Ceo alla conferenza in cui contano i fagioli”, termine utilizzato quando si criticano persone o aziende che danno priorità alla massimizzazione economica. Thompson è morto mentre entrava all’hotel Hilton di Midtown, dove avrebbe dovuto illustrare agli investitori i risultati finanziari del gigante assicurativo.  

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