Roma, 6 febbraio 2020 - Luca Parmitano è tornato a casa dallo Spazio. La Soyuz, con a bordo AstroLuca e i due colleghi, è atterrata come da programma, con un impatto soft nella steppa del Kazakhstan. "Che viaggio!" ha gridato l'italiano nella radio durante la discesa della navicella. Parmitano è atterrato dopo 210 giorni sulla Iss, insieme all'astronauta della Nasa Christina Koch - che nello spazio ha trascorso 328 giorni, la permanenza più lunga per una donna in una singola missione - e al cosmonauta russo Alexander Skvortsov. L'atterraggio della capsula della Soyuz MS-13 nelle steppe caucasiche è avvenuto come previsto alle 10.12 ora italiana.
Apparso sorridente e tranquillo subito dopo l'atterraggio, l'astronauta dell'Esa (l'Agenzia spaziale europea) si è sottoposto ai primi controlli medici. Accanto a lui i compagni di missione. Ancora seduto nelle poltrone di atterraggio, Alexander Skvortsov si è anche mangiato una mela. Subito dopo i test di routine, il trasferimento a Colonia al Centro per l'addestramento degli astronauti europei di Colonia. Qui Parmitano ha rilasciato la prima videointervista all'Esa. "Mi sento molto in forma per essere appena rientrato da una missione di lunga durata", ha detto AstroLuca. In Germania Parmitano sarà sottoposto a un periodo di quarantena sotto sorveglianza medica e a una riabilitazione muscolare e dell'equilibrio. Ci vorranno alcune settimane per il recupero, "ma Luca è giovane, robusto e appare in grande forma", rassicura Bernardo Patti, capo del Gruppo di esplorazione dell'Esa . Che tutto stia filando liscio lo si evince anche dai canali social di Parmitano, che tra un preparativo e l'altro continua a pubblicare foto della Terra e delle sue avventurose passeggiate spaziali per la riparazione del cacciatore di antimateria Ams-02.
Parmitano, partito alla volta della Stazione spaziale internazionale il 20 luglio 2019, ha trascorso in orbita quasi sette mesi per la missione "Beyond" dell'Esa, la sua seconda missione di lunga durata sulla Iss dopo "Volare" dell'Asi nel 2013. Con la fine di questa missione AstroLuca non ha alcuna intenzione di fermarsi. Così ha scritto in un tweet. "Il rientro è il primo passo della prossima avventura". A salutarlo oggi anche Samantha Cristoforetti: "Bentornato sul nostro pianeta! Congratulazioni!", twitta la prima donna astronauta Italiana dell'Esa.
Il bilancio della missione Beyond
Il bilancio della missione è estremamente positivo. Tra passeggiate fuori la Iss (tra l'altro per la riparazione del cacciatore di antimateria), selfie in assenza di gravità e splendidi scatti dell'Italia e non solo da lassù, Astroluca ha portato a termine tutti i compiti che gli sono stati affidati. Compresi due record: è il primo astronauta italiano e il terzo europeo a ricoprire l'incarico di comandante dell'Iss, ed è l'astronauta dell'Agenzia spaziale europea che ha trascorso più tempo fuori dalla Iss. Alla cerimonia di trasferimento di comando, trasmessa ieri in diretta dalla Nasa, Parmitano ha ricordato che quando prese il comando della stazione orbitante aveva promesso tre cose: gratitudine, umiltà e servizio. "So che avrò mancato molte volte le ultime due promesse, l'umiltà e il servizio, e la mia squadra ha dovuto pagare il prezzo dei miei errori. Ma so per certo che la gratitudine che ho provato il primo giorno è solo aumentata nel corso di questi 200 giorni e che ognuno di voi mi ha insegnato molte cose".
Il viaggio della Soyuz verso la Terra
In piena notte - le 3.45 ora italiana - l'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), ha salutato i colleghi ed è entrato nella navetta russa Soyuz per cominciare il suo viaggio di rientro a Terra con i colleghi Alexander Skvortsov e Christina Koch. Il portello che separa la navetta dalla Stazione Spaziale è stato chiuso e a bordo sono rimasti il nuovo comandante Oleg Skripochka con i colleghi Andrew Morgan e Jessica Meir, entrambi della Nasa.
La navetta con a bordo AstroLuca si è sganciata dalla Stazione Spaziale e ha cominciato il suo viaggio di rientro a Terra. In una cerimonia, trasmessa dal canale televisivo della Nasa, l'astronauta ha ringraziato uno per uno i suoi colleghi d'equipaggio della Expedition 61 per il lavoro svolto insieme e li ha invitati a essere "orgogliosi" di quanto realizzato.
Il ringraziamento di Parmitano al suo staff:
1 indimenticabile @Space_Station, 7 mesi, 8 nuovi amici, 10 passeggiate spaziali, oltre 200 esperimenti e infinite memorie. Grazie per aver fatto parte di #MissionBeyond. Ci vediamo presto sulla #Terra. pic.twitter.com/A21kSuDGG6
— Luca Parmitano (@astro_luca) February 5, 2020
La quarantena di Parmitano
Ad attendere Parmitano ora c'è un'agenda fitta di impegni, che si aprirà come consueto con un periodo di quarantena. La procedura di isolamento che il grande pubblico sta imparando a conoscere in questi giorni con l'emergenza coronavirus, è in realtà una normale routine per gli astronauti di ritorno sulla Terra. "Impone procedure mediche che sono già molto restrittive, per cui non si prevedono misure addizionali" contro il virus cinese, rassicura Bernardo Patti, capo del Gruppo di esplorazione dell'Agenzia spaziale europea (Esa).