Sabato 23 Novembre 2024
GIOVANNI SERAFINI
Esteri

L’incubo degli attentati: i treni e ora la fibra ottica. Sabotati centinaia di cavi

Dopo il blitz contro la linea ferroviaria Tgv, comunicazioni fuori uso in sei dipartimenti. Un attivista dell’ultra-sinistra arrestato per l’attacco ai binari. L’Eliseo: ci aspettiamo altri raid

L’incubo degli attentati. I treni e ora la fibra ottica. Sabotati centinaia di cavi

La polizia francese sotto la Tour Eiffel

Parigi, 30 luglio 2024 – Non sono stati agenti russi spediti dal Cremlino, a quanto pare. Né spie al soldo dell’Iran. E nemmeno i terroristi islamici. I sabotatori che alla vigilia dei Giochi Olimpici hanno incendiato e manomesso importanti centrali di controllo della ferrovie francesi, bloccando il traffico dei TGV di mezza Francia e lasciando a piedi 800mila francesi in partenza per le vacanze, appartengono agli ambienti più radicali dell’ultrasinistra: una galassia in cui si muovono ambientalisti a oltranza, nostalgici dei gilet gialli, anarchici e teppisti nemici del potere costituito. Il loro obiettivo è destabilizzare il Paese, farlo sprofondare nel caos e - soprattutto – ottenere la testa dell’odiato Macron. Una cinquantina di persone sono state arrestate con l’accusa di aver cercato di bloccare i Giochi. "Volevano compiere azioni di sabotaggio ai danni delle competizioni olimpiche, ma le autorità sono riuscite a impedirlo", ha detto il ministro degli Interni, Gérald Darmanin.

Secondo la stampa francese si tratta per la maggior parte di membri di Extinction Rebellion, un "movimento internazionale di disobbedienza civile – questa l’auto-presentazione – che lotta contro il disastro ecologico e climatico". Nei giorni scorsi l’organizzazione aveva lanciato un appello per una "azione non violenta" sul Pont des Arts a Parigi, il luogo in cui si sono esibiti la cantante della banlieue parigina Aya Nakamura e la Garde Républicaine. Le forze dell’ordine sono intervenute per impedire la manifestazione. In seguito hanno proceduto a numerosi arresti: 45 militanti, secondo il Figaro. Altra notizia delle ultime ore, che conferma l’orientamento politico dei sabotatori: un attivista di estrema sinistra è stato arrestato domenica a Oissel, località a un centinaio di chilometri da Parigi. L’uomo è stato individuato e bloccato nei pressi della stazione ferroviaria; nella sua auto sono stati trovati tronchesi, un set di chiavi universali e documenti che provano collegamenti con l’estrema sinistra. Il procuratore di Parigi ha precisato che l’arresto non è collegato all’indagine sugli attacchi incendiari di venerdì scorso: la rete dei sabotatori è dunque più vasta di quel che si pensava. E resta forte il timore che nei prossimi giorni si possano verificare altre incursioni criminali. Il ministro Darmanin ha affermato che gli investigatori hanno un quadro chiaro "sui profili degli individui che si sono resi responsabili degli incendi e delle manomissioni del 26 luglio".

Che il clima rimanga tesissimo è dimostrato da altri episodi di sabotaggio, avvenuti domenica notte ai danni delle reti di fibra ottica gestite da SFR e Free, i maggiori operatori telefonici francesi. Diversi dipartimenti del sud-ovest della Francia, da Marsiglia a Perpignan fino al Lussemburgo, hanno subito un black-out degli accessi alla fibra, alla telefonia fissa e a quella mobile. "Si tratta di atti vili e irresponsabili", ha commentato Marina Ferrari, sottosegretaria al digitale francese. Emmanuel Macron, che è appena partito con la moglie Brigitte per un breve periodo di vacanza nel forte di Bregançon, residenza presidenziale della Repubblica, è in stretto contatto con i responsabili della sicurezza. "Farà la spola fra il mare della Costa Azzurra e i Giochi olimpici di Parigi", affermano i suoi collaboratori. Il rischio di nuovi incidenti non è da sottovalutare: la situazione di stallo politico e il rifiuto da parte di Macron di accettare la candidata presentata dal leader della France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon, ha accentuato l’irritazione dell’ultra sinistra. "Il presidente continua ad ignorare il responso delle urne. Chiediamo con forza le sue dimissioni", insistono i luogotenenti della France Insoumise.