Sabato 23 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Segre, il presidente israeliano Rivlin: "Inorridito da minacce antisemite"

Il capo dello Stato ebraico: "Sarebbe un grande onore accoglierti a Gerusalemme". Salvini: "C'è chi si sgola per la Segre ma poi odia Israele"

Liliana Segre con due uomini della scorta (Ansa)

Liliana Segre con due uomini della scorta (Ansa)

Tel Aviv, 10 novembre 2019 - Il presidente israeliano Reuven Rivlin ha inviato oggi una lettera a Liliana Segre nella quale si dice "inorridito di aver sentito la notizia che minacce antisemite" contro la senatrice "abbiano reso necessario ricevere protezione per assicurare la sua incolumità".

"Rimpiango profondamente che le circostanze della mia lettera - ha aggiunto Rivlin - siano così dolorose. Non ci sono parole per esprimere adeguatamente il mio orrore e il mio disgusto che tu debba essere esposta a tale comportamento criminale. Come sopravvissuta alla Shoah hai visto le conseguenze terribili e tragiche dell'antisemitismo se non fermati". Rivlin ha poi sottolineato che il caso della Segre "è solo un altro terribile esempio della realtà per gli ebrei in Europa oggi. Ma credo che la risposta più appropriata - ha proseguito - sia continuare a fare quello in cui credi. Eguaglianza, diritti umani, accettazione dell'altro e tolleranza sono - ha concluso - valori chiave dell'ebraismo e universali, sono le fondamenta su cui sono basate le nostre vite e senza di loro saremmo persone senza valore".

Infine un invito rivolto alla senatrice: "Sarebbe un grande onore mio personale e per lo Stato di Israele, accoglierti a Gerusalemme e in Israele. La tua missione personale, la tua forza e il tuo coraggio sono modello per noi in Israele e per le comunità ebraiche in tutto il mondo", ha aggiunto il capo dello Stato ebraico.

Sulla vicenda è intervenuto ancora il segretario della Lega Salvini: "È giusto essere vicini a Liliana Segre e a chiunque sia vittima della violenza del prossimo. Però senza l'ipocrisia di qualcuno che a sinistra si sta sgolando per Liliana Segre e poi, quando sfila in piazza la Brigata ebraica il 25 aprile, la fischia perché odia Israele e lo vorrebbe cancellare dalla faccia della terra. Si dovrebbero vergognare", ha tuonato Salvini a Ferrara.