Venerdì 15 Novembre 2024

Guerra in Libia, la Francia nega coinvolgimento con Haftar. Conte convoca vertice

Scontri a Sud di Tripoli. Il Wall Street Journal: "L'Arabia Saudita ha promesso soldi al generale della Cirenaica"

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Roma, 12 aprile 2019 – Mentre in Libia sale il numero delle vittime e continua lo scontro tra le forze dell'Esercito nazionale libico, guidato dal generale Khalifa Haftar - che la settimana scorsa ha lanciato un'offensiva contro Tripoli -  e quelle del governo di accordo nazionale di Fayez al Serraj (riconosciuto a livello internazionale), sul piano europeo la Francia, dopo quanto scritto da Repubblica, nega un ipotetico sostegno all'offensiva del generale Haftar. In Italia il premiere Giuseppe Conte ha convocato un vertice sulla Libia con il ministro degli Esteri, Enzo Moavero, e la ministra della Difesa Elisabetta Trenta.

GLI SCONTRI -  Violenti combattimenti tra le forze del governo libico di accordo nazionale e gli uomini di Haftar si registrano alla periferia sud di Tripoli. Per la prima volta poi, é stato segnalato un raid aereo dell'aviazione del generale Haftar vicino a Zuara (o Zuwara). L'incursione contro un campo appartenente alle milizie che difendono Tripoli viene segnalata da un tweet della tv panaraba al-Arabiya e del sito Libya Observer. Per respingere l'offensiva da sud, da Misurata, sono arrivati altri carri armati e batterie lanciarazzi. Lo riferiscono i media libici.

VERTICE A PALZZO CHIGI – Il vertice sulla Libia convocato dal premier Giuseppe Conte a cui hanno partecipato il ministro degli Esteri, Enzo Moavero, e la ministra della Difesa Elisabetta Trenta è durato circa un'ora e trenta. Alla riunione a Palazzo Chigi erano presenti anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, e i vertici dei servizi. A vertice concluso il premier Conte e la cancelliera tedesca Angela Merkel hanno avuto un colloquio telefonico sulla crisi libica.

CONTE ISTITUISCE GABINETTO DI CRISI - Inoltre il Presidente del Consiglio ha convocato a Palazzo Chigi un Gabinetto di crisi sulla Libia al fine di informare tutti i ministeri competenti sull'evolversi della situazione nel paese libico. Il Presidente Conte ha sottolineato che il Gabinetto di crisi sarà attivo fino a quando la crisi libica non sarà rientrata. La struttura sarà a disposizione di tutti i Ministeri coinvolti in modo da consentire una gestione coordinata del dossier. È quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi.

“EMISSARI DI HAFTAR A PARIGI” - “Come i nostri partner, parliamo con tutte le parti del conflitto in Libia, al fine di ottenere un cessate il fuoco. Non siamo mai stati avvisati di un'offensiva su Tripoli, che abbiamo condannato sin dal suo inizio”. È quanto affermato da un portavoce del ministero degli Esteri francese dopo le indiscrezioni di Repubblica secondo cui emissari di Khalifa Haftar sarebbero stati ricevuti il 4 aprile scorso a Parigi, poco prima dell'inizio dell'offensiva su Tripoli. “La Francia si è associata ai suoi partner americani, britannici, italiani e degli Emirati in tutte le dichiarazioni che chiedono una cessazione delle ostilità - continua il portavoce - . Si mobilita al consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, nel quadro del G7 e dell'Unione europea”. “Il presidente della Repubblica Emmanuel Macron - ricordano infine a Parigi - ha parlato con il segretario generale Onu, Antonio Guterres, con il premier Fayez al Sarraj e con il genrale Haftar per ricordare le nostre priorità".

"MIGLIAIA IN PIAZZA A TRIPOLI" - In centinaia, migliaia secondo gli organizzatori, sono scesi oggi in piazza dei Martiri a Tripoli, scandendo slogan contro Haftar e innalzando cartelli contro la Francia: "Giù le mani dalle Libia", "La Francia sostiene Haftar", ha constatato l'ANSA che è sul posto. Poi anche un appello a Bengasi: "Vi abbiamo liberato da Gheddafi, ora tocca a voi".

"SOLDI DAI SAUDITI AD HAFTAR" - "L'Arabia saudita ha promesso di pagare decine di milioni di dollari per contribuire a finanziare l'operazione"  del generale Haftar. A scriverlo è il Wall Street Journal "citando responsabili sauditi. L'offerta sarebbe giunta "giorni prima" che l'uomo forte della Cirenaica lanciasse l'offensiva su Tripoli, precisa l'autorevole quotidiano finanziario statunitense riferendosi all'attacco annunciato il 4 aprile e alla visita di Haftar a Riad il 27 marzo e l'incontro con re Salman.

SALE IL NUMERO DELLE VITTIME - È di almeno 75 morti e 323 feriti il bilancio dall'inizio degli scontri in Libia. A renderlo noto parlando via telefono da Tripoli Syed Jaffar Hussain, rappresentante dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) in Libia, nel corso di una conferenza stampa a Ginevra.

L'ONU: “QUASI 10MILA SFOLLATI” - Almeno 9.500 persone sono state costrette a fuggire dalle proprie case dall'inizio del conflitto. È quanto scrive l'Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari (Ocha), precisando che 3.500 sono gli sfollati solo nelle ultime 24 ore. "La comunità umanitaria rimane gravemente preoccupata per la sicurezza e la sicurezza dei civili bloccati nelle aree colpite dal conflitto alla periferia di Tripoli", si legge ancora nella nota.