Tel Aviv, 5 ottobre 2024 – I giorni delle festività solenni, Capodanno e a seguire Shabbat, coincidono con il momento storico più grave in Israele dalla guerra di Kippur, 50 anni fa. Vertici militari, intelligence, apparati della sicurezza stanno lavorando senza sosta alla preparazione di piani su più fronti. Primo fra tutti la risposta all'Iran dopo il vasto attacco del primo ottobre che, come hanno riferito fonti Usa, sarebbe “imminente”.
E non si ferma nemmeno il lancio di razzi dell’Idf sulla Striscia di Gaza. L’esercito di Tel Aviv ha riferito di aver colpito, ieri sera, "terroristi" in un centro di comando e controllo di Hamas situato nella scuola ‘Ahmad Kurd’. Quattro i morti.
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha espresso riserve sulla decisione del primo ministro israeliano Netanyahu di inviare truppe in operazioni di terra in Libano.
In un duro messaggio video rivolto al presidente francese e ad altri leader, Netanyahu ha detto: “Vinceremo con o senza il vostro appoggio, ma la vostra vergogna rimarrà a lungo dopo che avremo vinto la guerra”.
Le news dal Medio Oriente in diretta
Questa sera l'esercito israeliano ha lanciato nuovi appelli per evacuare i residenti della periferia sud di Beirut, dove continua a prendere di mira obiettivi del movimento islamico libanese Hezbollah. Nelle ultime ore si sono sentite diverse esplosioni, ha osservato l'Afp. "Per la vostra sicurezza e quella dei vostri familiari, dovete evacuare immediatamente gli edifici designati e quelli adiacenti e allontanarvi di almeno 500 metri", ha scritto il portavoce dell'esercito israeliano di lingua araba, Avichay Adraee, sul suo account X (ex Twitter), menzionando diversi quartieri della periferia sud. Negli ultimi giorni i raid aerei israeliani sono aumentati intorno alla capitale libanese. L'Idf afferma di aver preso di mira diversi leader del movimento filo-iraniano Hezbollah nella capitale e nelle aree circostanti.
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un video su X si è rivolto al presidente francese Emmanuel Macron dicendogli "si vergogni" insieme agli altri leader che chiedono l'embargo sulle armi a Israele. Netanyahu ha aggiunto: "Vinceremo con o senza il vostro appoggio, ma la vostra vergogna rimarrà a lungo dopo che avremo vinto la guerra".
Israele afferma che dall'inizio delle operazioni di terra in Libano sono stati uccisi circa 440 combattenti Hezbollah.
Il presidente dell'Irlanda critica la richiesta israeliana di lasciare le postazioni dei soldati delle Nazioni Unite nel sud del Libano. "E' scandaloso che le Forze di Difesa israeliane abbiano minacciato questa forza di pace e abbiano cercato di farli evacuare dai villaggi che stanno difendendo", ha detto Michael Higgins in un comunicato. "Infatti, Israele sta chiedendo che l'intera Unifil operante sotto i mandati dell'Onu si ritiri".
L'Irlanda conta 347 dei 10.000 soldati impegnati nelle forze dell'Unifil, incaricati di mantenere la pace nel sud del Libano. Ci sono anche più di mille italiani. Unifil ha detto di aver respinto le richieste israeliane di "spostare" alcune posizioni prima delle operazioni terrestri israeliane contro il gruppo militante libanese Hezbollah. Higgins ha definito la richiesta "un insulto alla più importante istituzione globale".
Il capo del Centcom degli Stati Uniti, il generale Michael Kurilla, è arrivato questa sera in Israele per incontri con i vertici militari israeliani, mentre continuano i preparativi dell'Idf alla risposta all'attacco iraniano di martedì scorso. E' quanto si legge su Times of Israel.
Il presidente israeliano Isaac Herzog ha affermato, in un messaggio trasmesso per l'anniversario dell'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 in Israele, che le ferite "non sono ancora del tutto rimarginate. Le nostre ferite non possono ancora essere completamente rimarginate - ha detto - perché gli ostaggi vengono ancora torturati, giustiziati e muoiono in prigionia". Delle 251 persone rapite e portate nella Striscia di Gaza il 7 ottobre, 97 sono ancora tenute in ostaggio, di cui 33 dichiarate morte.
"La risposta dell'Iran a qualsiasi aggressione da parte di Israele sarà ancora più forte e severa. Il regime (sionista) può mettere alla prova la nostra determinazione". Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi in conferenza stampa a Damasco dove è arrivato stamattina dopo una visita in Libano. "Il messaggio della mia visita in Siria e Libano è che l'Iran resterà sempre al fianco della resistenza in ogni circostanza", ha aggiunto, riferendo di aver discusso nei due Paesi della necessità di un cessate il fuoco a Gaza e in Libano. "Anche nell'incontro con il presidente siriano Bashar al Assad abbiamo concordato di continuare il confronto sui crimini sionisti", ha concluso.
Il gruppo libanese Hezbollah ha detto di aver lanciato missili contro un complesso di produzione militare nella città di Sakhnin, nel nord di Israele. "I combattenti della resistenza islamica hanno lanciato un attacco missilistico contro il complesso di produzione militare ATA a Sakhnin", si legge nella dichiarazione riportata dall'emittente Al Manar, affiliata a Hezbollah.
Il presidente francese Emmanuel Macron si è espresso a favore dello stop alle forniture di armi a Israele che vengono utilizzate nel conflitto a Gaza. "Credo che oggi la priorità sia tornare ad una soluzione politica, smettere di consegnare le armi per condurre i combattimenti a Gaza", ha detto il presidente alla radio France Inter, aggiungendo che "la Francia non ne fornisce".
L'esercito israeliano e lo Shin Bet (la sicurezza interna) confermano che due alti comandanti di Hamas sono stati uccisi oggi in attacchi aerei israeliani in Libano. Il primo attacco, avvenuto durante la notte nel campo profughi palestinesi di Beddawi, vicino alla città di Tripoli, nel Libano settentrionale, ha ucciso Saeed Atallah Ali, promotore di attacchi terroristici contro Israele. Il secondo attacco, di questa questa mattina nei pressi della città di Saadnayel nella valle della Beqaa, ha preso di mira Mohammed Hussein al-Lawis, "l'autorità esecutiva di Hamas in Libano". Secondo l'Idf è stato lui a dirigere gli attacchi terroristici in Cisgiordania. La dichiarazione aggiunge che era anche responsabile del "trinceramento di Hamas all'interno del Libano, utilizzandolo per fornire armi per attacchi missilistici contro Israele e nel tentativo di produrre armamenti avanzati". Hamas ha confermato la morte dei due.
Un'ondata di attacchi aerei contro le postazioni della divisione di intelligence di Hezbollah nella capitale libanese Beirut è stata lanciata dall'aeronautica israeliana nelle ultime ore. Durante la notte sono stati effettuati altri attacchi a Beirut che, secondo l'esercito, hanno preso di mira depositi di armi, sale di comando e altre infrastrutture. Nel frattempo, circa 60 razzi sono stati lanciati oggi verso il nord di Israele in due raffiche in Galilea, molti sono stati intercettati ma alcuni hanno colpito Karmiel e Deir al-Asad, ferendo tre persone e causando danni.
Circa 25 razzi sono stati lanciati dal Libano contro l'area di Karmiel, nella Galilea, facendo suonare le sirene dell'allarme aereo in molti villaggi e città. Lo hanno reso noto le Forze di difesa israeliane, secondo cui alcuni dei razzi sono stati intercettati, mentre altri sono finiti in aree aperte. Al momento non si hanno notizie di feriti. Da questa mattina dal sud del Libano contro il nord di Israele è stato lanciato un totale di 110 razzi.
I media libanesi hanno riferito di nuovi raid aerei israeliani nei quartieri meridionali di Beirut, in Libano. Secondo l'agenzia di stampa libanese Nna, attacchi israeliani sono in corso anche contro le città di Maroun al-Ras, Yaroun, Aitaroun e Bint Jbeil, nel sud del paese.
"L'esercito israeliano sta preparando una risposta all'attacco iraniano illegale e senza precedenti contro i civili israeliani e Israele", ha detto un ufficiale Idf che ha chiesto di restare anonimo e non ha fornito dettagli sulla natura o sui tempi della risposta. L'esercito, secondo la stampa israeliana, non esclude la possibilità che l'Iran lanci nuovamente missili successivamente a questo attacco preannunciato, una reazione al lancio di circa 200 missili da parte dell'Iran avvenuto il primo ottobre scorso, il secondo attacco diretto in meno di sei mesi.
Israele non ha dato garanzie all'amministrazione Biden che colpire le strutture nucleari iraniane sia fuori discussione nell'ambito della risposta all'attacco missilistico di Teheran dei giorni scorsi. Lo ha detto alla Cnn un alto funzionario del Dipartimento di Stato americano. "Speriamo e ci aspettiamo di vedere un po' di saggezza oltre che di forza, ma come sapete, non ci sono garanzie", ha detto il funzionario rispondendo alla domanda se Israele abbia assicurato agli Stati Uniti che i siti nucleari sono fuori discussione.
Nella mattinata, nonostante sia Shabbat, si sono tenuti al ministero della Difesa a Tel Aviv colloqui con rappresentanti di Paesi alleati di Israele al fine di coordinare l'azione contro Teheran. Alle riunioni hanno preso parte alti funzionari dell'esercito. Ynet riferisce che l'Idf abbia detto che "non si può ignorare ciò che ha fatto l'Iran". In precedenza, funzionari americani in una conversazione con il media israeliano hanno stimato che l'attacco israeliano all'Iran sia "imminente". Intanto sta arrivando in Israele il capo del Comando militare centrale Usa, generale Michael Kurilla.
Le forze di difesa israeliano (Idf) stimano di aver ucciso finora più di 400 militanti di Hezbollah durante le operazioni di terra nel Libano meridionale. Secondo l'esercito, i miliziani, tra cui molti comandanti sul campo, sono stati colpiti sia durante gli attacchi aerei che durante scontri diretti con le truppe.
L'inviato speciale degli Stati Uniti in Medio Oriente, Amos Hochstein, ha criticato duramente come "informazione irresponsabile" quella che sostiene che gli Stati Uniti abbiano dato a Israele il via libera per lanciare un'offensiva di terra in Libano. "Un sacco di resoconti sbagliati e irresponsabili in questi ultimi giorni. Gli Stati Uniti non hanno dato 'luce verde' alle operazioni militari in Libano", ha scritto Hochstein su X, sottolineando che "solo una risoluzione diplomatica consentirà ai residenti di tornare a casa".
Il successore del defunto Nasrallah alla guida di Hezbollah, Hashem Saffiedine, sarebbe effettivamente stato ucciso in un raid mirato israeliano nella zona di Beirut e Israele ne avrebbe le conferme, secondo quanto scrive l'agenzia saudita Al Hadath questa mattina. La notizia è riportata dai media israeliani, che però affermano di non avere riscontri effettivi della sua morte.
Donald Trump afferma che Israele dovrebbe colpire i siti nucleari dell'Iran. "La risposta doveva essere: colpite il nucleare prima e preoccupatevi poi", ha detto il tycoon a chi gli chiedeva cosa pensasse della risposta data dal presidente Usa sulla possibilità che lo Stato ebraico colpisca gli impianti atomici di Teheran. Joe Biden si è detto contrario a questo tipo di azione e, nelle ultime ore, ha esortato il governo israeliano di Benjamin Netanyahu a cercare anche "altre alternative" agli attacchi alle installazioni petrolifere iraniane.
L'ultimo raid israeliano avrebbe interrotto l'autostrada principale che collega il Libano alla Siria. La capitale del Libano, riferisce Al Jazeera, è nuovamente nel mirino degli attacchi aerei israeliani. L'episodio e' avvenuto dopo che l'Idf ha intimato ai residenti di un sobborgo meridionale di Beirut di abbandonare la zona. L'esercito israeliano ha dichiarato di aver attaccato edifici di proprieta' di Hezbollah.