Il Cairo, 6 dicembre 2014 - Uomini armati, che si presume siano legati alle milizie sciite Hezbollah, hanno attaccato un campo profughi siriano nella valle della Bekaa, in Libano, provocando la morte e il ferimento di diverse persone. Secondo quanto riferisce l'emittente televisiva "al Jazeera", alcuni abitanti del campo sarebbero stati anche sequestrati.
L'attacco viene considerato una vendetta per l'uccisione di un soldato libanese, e la minaccia di ucciderne un secondo, ad opera delle milizie del Fronte al Nusra avvenuta ieri in Siria. Il gruppo terrorista vicino ad al Qaeda chiede la liberazione di due donne legate alla formazione jihadista e detenute in Libano tra le quali Saja al Duleimi, ex moglie di Abu Bakr al Baghdadi leader dello Stato islamico.
Attivisti libanesi sostengono su Facebook che le vittime dell'attacco al campo profughi siriano siano dieci, tra cui cinque donne e due bambini, e che 47 persone sarebbero state rapite, mentre l'agenzia "Masar Press" parla della morte di due bambini e del ferimento di cinque persone.