Mercoledì 8 Gennaio 2025
REDAZIONE ESTERI

Il mistero del generale Li Shangfu: il ministro della Difesa cinese è sparito. “Come in un romanzo di Agatha Christie”

Risale al 29 agosto l’ultimo evento pubblico al quale ha partecipato. Le ipotesi e quella lunga scia di siluramenti

Il generale Li Shangfu, ministro della Difesa cinese: non si vede in pubblico dal 29 agosto

Pechino, 15 settembre 2023 – In Cina è sparito il ministro della Difesa. Le ultime voci lo danno per rimosso e sotto inchiesta per corruzione. Di certo il generale Li Shangfu non si vede in pubblico dal 29 agosto. L'ultima sua apparizione: un intervento al Forum per la pace e la sicurezza Cina-Africa.

Il mistero sul generale Li Shangfu

Il generale sembra adesso in disgrazia, rimosso dalla carica e sott’inchiesta per corruzione. Più fonti d’intelligence di Washington hanno riferito al Financial Times i contorni della caduta di Li, mentre il Wsj ha dato conto di conferme trovate a Pechino sugli arresti domiciliari. Erano già da diversi giorni che, soprattutto sui social, s’erano scatenate le voci sulla sorte del generale Li, diventato lo scorso marzo a 65 anni ministro della Difesa (quarto in grado nella catena di comando militare cinese), con l’avvio del terzo mandato presidenziale di Xi Jinping.

La lunga scia di rimozioni e siluramenti

Le indiscrezioni erano motivate dall’inedita rimozione di luglio del ministro degli Esteri Qin Gang, tra scenari sfumati e “motivi di salute”, e dal siluramento di agosto per corruzione di Li Yuchao e Liu Guangbin, i due generali capo e vice della Rocket Force, la divisione d’élite costituita nel 2016 che controlla anche le testate nucleari. Dalle ricostruzioni fatte, Li Shangfu ha saltato a settembre almeno un paio di eventi programmati: uno con il vertice della Marina di Singapore e l’altro col capo della Difesa del Vietnam (“per motivi di salute”). È possibile che i tre siluramenti abbiano un collegamento tra loro e con Li, a capo dal 2017 del Dipartimento di approvvigionamento e sviluppo degli equipaggiamenti, centro che tratta miliardi di yuan dell’Esercito popolare di liberazione. Il generale aveva negoziato l’acquisto da Mosca di caccia Su-35 e missili S-400, finendo nel 2018 nelle sanzioni del Dipartimento di Stato Usa, da cui la Cina aveva chiesto che fosse rimosso per un incontro col capo del Pentagono Lloyd Austin. Se confermata, la caduta farebbe di Li il primo funzionario del Dragone a essere colpito sia dagli Usa sia dalla Cina.

“Come in un romanzo di Agatha Christie”

Intanto, a moltiplicare l’attenzione sulla vicenda ha contribuito l’ambasciatore Usa a Tokyo, Rahm Emanuel. L’8 settembre, ha scritto su X che “la formazione del gabinetto del presidente Xi ora somiglia al romanzo di Agatha Christie, ‘E poi non c’era nessuno”, riferendosi alle uscite di Qin Gang e dei capi della Rocket Force sull’esempio dei dieci protagonisti della scrittrice inglese che muoiono in modi differenti dopo essere stati invitati a trascorrere un fine settimana su un’isola remota.