Venerdì 20 Dicembre 2024
GIOVANNI SERAFINI
Esteri

L’asse sui migranti. Tajani a Parigi: dialogo costante: "Pronti a lavorare con Macron"

Il ministro degli Esteri incontra la collega francese Colonna: la soluzione deve essere europea "Ventimiglia ci pone problemi, ma sapremo risolverli". Il caso degli aiuti tedeschi alle ong.

L’asse sui migranti. Tajani a Parigi: dialogo costante: "Pronti a lavorare con Macron"

L’intesa tra Italia e Francia esiste, ed è più forte di quanto facciano pensare certe scaramucce di frontiera (vedi Ventimiglia). Il dialogo fra i due Paesi è "costante e ricco", ha dichiarato il ministro degli Esteri francese Catherine Colonna, ex ambasciatrice a Roma, che ha ribadito la piena solidarietà all’Italia davanti al gigantesco problema dell’afflusso dei migranti.

"Abbiamo apprezzato le parole del presidente Macron in materia di immigrazione. Siamo pronti a collaborare con la Francia per trovare una soluzione, che dovrà essere necessariamente europea", ha risposto il ministro degli Affari Esteri e vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani.

I due si sono incontrati ieri al Quai d’Orsay per un colloquio e una cena di lavoro dedicati alle questioni internazionali: durante la conferenza stampa congiunta hanno ribadito la reciproca convinzione che le difficoltà verranno risolte "perché questo è l’interesse comune". Clima cordiale, parole amichevoli sottolineate dall’uso del “tu“ ("caro Antonio", "chère Catherine"), apprezzamenti reciproci sull’amicizia che unisce i due Paesi. Non poteva essere diversamente dopo il discorso con cui l’altra sera Macron ha tagliato corto alle polemiche affermando che "l’Italia non deve essere lasciata sola davanti all’emergenza" e che "deve affermarsi un dovere di solidarietà europea".

Ma non sono in contraddizione con il messaggio di Macron gli incidenti alla frontiera di Ventimiglia e le dichiarazioni del ministro Darmanin che non vuole accogliere migranti provenienti dall’Italia? "Certo, Ventimiglia ci pone dei problemi, ma sapremo risolverli. Il discorso di Macron è stato chiaro, limpido. L’importante è lavorare insieme", ha risposto Tajani. E Colonna: "Quel che conta è che il presidente Macron ha parlato di cooperazione più forte e ha espresso solidarietà all’Italia. Siamo tutti sulla stessa linea, Darmanin compreso".

Tajani ha ricordato che il punto di partenza può essere il piano di azione Ue in dieci punti presentato a Lampedusa dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen: trovare una soluzione europea, unica strada possibile. Colonna ha evocato a sua volta la necessità di una cooperazione europea rafforzata che implica anche "l’espressa volontà di lottare contro le abominevoli reti di trafficanti di esseri umani, quei passeurs che sfruttano la miseria". "È importante lavorare insieme sul continente africano – ha aggiunto Tajani – farlo crescere, lottare contro il cambiamento del clima, contro il traffico di droga e di armi, insieme con le autorità degli altri paesi africani. Bene ha fatto l’Europa che ha deciso di investire in Tunisia per contrastare il traffico di esseri umani".

Tajani ha annunciato che, nel corso della sua prossima vista a Berlino, chiederà spiegazioni sul finanziamento di ong che portano migranti in Italia. "Forse sarebbe stato più giusto finanziare le ong per portare migranti in Germania", ha commentato. "Cercherò di capire le ragioni di questa scelta, mi auguro di avere spiegazioni". Ieri anche la premier Giorgia Meloni ha espresso il suo "stupore" scrivendo al cancelliere tedesco Olaf Scholz, chiedendo al contrario una soluzione "strutturale".

Concludendo la conferenza stampa sia Colonna che il nostro vicepresidente del Consiglio si sono detti convinti che Italia e Francia possono essere protagonisti in Europa, convincendo gli altri Paesi sulle questioni dell’immigrazione e del patto di stabilità: "Devono ascoltare le nostre posizioni: la Ue in cui crediamo deve essere capace di fare la sintesi".