Volodymyr Zelensky (foto) incassa una batosta a Washington dove, nonostante il sostegno incondizionato di Joe Biden e l’annuncio di un nuovo pacchetto di armi a Kiev, i repubblicani della Camera fanno muro contro il supporto a tempo indeterminato all’Ucraina gelando le aspettative del leader ucraino e le richieste del commander-in-chief. "Se non riceviamo gli aiuti perderemo la guerra", è stato l’appello accorato di Zelensky ai circa 70 senatori incontrati assieme al leader della maggioranza democratica, Chuck Schumer, e quello della minoranza repubblicana, Mitch McConnell. Gli equilibri al Congresso americano sono cambiati rispetto a nove mesi fa e, soprattutto alla Camera, il fronte degli scettici sugli aiuti è sempre più ampio. A gelare le aspettative di Zelensky e le richieste di Biden ci ha pensato lo speaker repubblicano Kevin McCarthy escludendo, o comunque non impegnandosi formalmente a mettere in agenda l’approvazione del pacchetto da 24 miliardi di dollari di aiuti entro la fine dell’anno.
Dopo Capitol Hill, Zelensky si è spostato al Pentagono dove ha avuto un colloquio con il segretario alla Difesa Lloyd Austin. L’intensa giornata del presidente ucraino nella capitale americana si è chiusa alla Casa Bianca con l’incontro con Biden, il sesto in persona tra i due. Nello Studio Ovale il commander in chief ha annunciato l’intenzione di inviare il nuovo pacchetto di armi, naturalmente previo via libera del Congresso.