Sabato 24 Agosto 2024

L’America democratica. Harris traccia la rotta: "Diritti, difesa del ceto medio. Sostegno a Kiev e Tel Aviv"

La vice presidente degli Stati Uniti chiude la convention di Chicago con un discorso applauditissimo. Famiglia, casa e assistenza sanitaria i pilastri del suo programma. La politica estera il banco di prova.

L’America democratica. Harris traccia la rotta: "Diritti, difesa del ceto medio. Sostegno a Kiev e Tel Aviv"

La vice presidente degli Stati Uniti chiude la convention di Chicago con un discorso applauditissimo. Famiglia, casa e assistenza sanitaria i pilastri del suo programma. La politica estera il banco di prova.

di Giampaolo Pioli

CHICAGO

Ci hanno provato in tutti i modi, ma alla fine i rappresentanti dei gruppi palestinesi, anche se erano delegati “non committed”, non li hanno fatti parlare. Nessuno doveva rovinare la straordinaria e affollatissima serata per l’incoronazione di Kamala Harris. Neppure con una sola parola sbagliata o irriverente.

Harris, dopo aver raccontato la storia della sua famiglia, mentre spiegava il suo programma politico, non poteva essere più netta: "Sosterremo sempre il diritto di Israele a difendersi e forniremo sempre tutti i mezzi necessari per farlo, ma sosterremo anche il diritto dei palestinesi alla loro autodeterminazione. Hamas ha commesso un atto terroristico che va condannato e punito con forza, però dopo la morte di tante vittime innocenti a Gaza è necessario il cessate il fuoco immediato accompagnato dal rilascio degli ostaggi".

La platea accoglie le sue parole con un boato e uno scroscio di applausi che diventano ancora più forti quando Kamala passa a parlare dell’Ucraina. "Saremo piu che mai a fianco dell’Ucraina con i nostri alleati della Nato e ci rimarremo fino in fondo. Con Trump la Nato si indebolirebbe e Putin avrebbe campo libero. Io non faccio amicizia con i dittatori dai quali Trump si sente attratto". Il programma di Harris sugli scenari globali non si discosta troppo dal piano di Biden, ma la candidata democratica sembra voler garantire maggiore sensibilità per la questione palestinese. Un tema su cui è stata criticata soprattutto dagli studenti che hanno occupato i campus delle grandi università e che potrebbero tornare a rifarlo nelle prossime settimane con la ripresa dell’anno accademico.

Dopo la pioggia di migliaia di palloncini bianchi, blu e rossi sganciati dal soffitto dello United Center per il gran finale della convention dem, Kamala hasubito incontrato i grandi donatori del partito che dovranno finanziare lo sprint finale contro Trump. Da luglio, dopo la decisione del ritiro di Biden, Kamala ha già ricevuto oltre 500 milioni di dollari anche con piccole donazioni individuali mentre nei giorni della convention le domande per diventare volontari della sua campagna sono passate da 180.000 a 495.000, una cifra mai vista. E i costosi appelli video per il voto nel Nevada, con oltre 800.000 laboratori dell’ospitalità solo a Las Vegas, sono stati diffusi da radio e televisioni locali in dieci lingue per raccogliere e informare tutte le minoranze presenti.

Ma sono la famiglia, la casa, l’assistenza medica e il diritto delle donne a scegliere se abortire o meno i pilastri del suo programma politico per un’America più aperta, libera e giovane. Nei giorni della convention alcuni sondaggi sono arrivati a dare Harris in vantaggio anche a prescindere dal margine d’errore. Ad ogni modo, a livello nazione lei è Trump sembrano appaiati al 47%. Ieri in Arizona però Trump ha annunciato una sorpresa. Robert Kennedy, candidato indipendente, potrebbe rinunciare alla corsa per la Casa Bianca e appoggiare il tycoon.

Così, la campagna elettorale che adesso sorride a Harris potrebbe prendere una diversa piega ancora prima dell’attesissimo faccia a faccia del 10 settembre.