Venerdì 21 Febbraio 2025
MADDALENA DE FRANCHIS
Esteri

L’altro volto degli sbarchi. In Italia senza genitori. Generazione di fantasmi

In un decennio sono approdati nella Penisola 120mila minori non accompagnati. Inverno (Save the Children): "Restano bloccati per anni nei centri di raccolta".

Un’assemblea dei giovanissimi migranti che hanno occupato da due mesi lo spazio culturale Gaité Lyrique a Parigi

Un’assemblea dei giovanissimi migranti che hanno occupato da due mesi lo spazio culturale Gaité Lyrique a Parigi

Lo hanno visto sbarcare, da solo, all’approdo di Lampedusa. "Si è seduto da una parte e ha usato la coperta che aveva intorno alle spalle per coprirsi il viso mentre piangeva", hanno raccontato gli attivisti del programma Mediterranean Hope dopo uno sbarco di migranti sopravvissuti a un naufragio al largo delle coste maltesi. È un ragazzo del Bangladesh, ‘minore straniero non accompagnato’, esattamente come gli altri 127.662 che, tra il 2014 e il 2024 – lo dice la quarta edizione del rapporto di Save the Children, ‘Nascosti in piena vista’ – sono arrivati in Italia via mare".

Antonella Inverno, responsabile ricerca e analisi dati di Save the children, quali evidenze emergono dal rapporto?

"Emerge innanzitutto come i minorenni - in particolare adolescenti e preadolescenti, ma in alcuni casi anche bambini - siano sempre più coinvolti nelle migrazioni. Non dimentichiamo che, accanto ai dati relativi agli arrivi, c’è anche la conta di chi muore o risulta disperso nella traversata: parliamo di 120 minori da gennaio 2024 a gennaio 2025, su un totale di circa 2.400 persone".

Chi sono e da dove arrivano i minori non accompagnati?

"Dei 19.215 minori stranieri non accompagnati presenti nel sistema nazionale di accoglienza e protezione, oltre il 75% ha tra i 16 e i 17 anni, il 13,66% tra 7 e 14 anni e l’1,65% è nella fascia 0-6 anni. Sul territorio nazionale, l’87,70% dei minori stranieri soli è di sesso maschile, mentre bambine e ragazze rappresentano il 12,30%".

Da cosa fuggono?

"Da guerre, persecuzioni, violenze, povertà estrema e crisi umanitarie. Migliaia di minori non accompagnati che sono e resteranno portatori di vulnerabilità".

Che cosa li aspetta, una volta arrivati nel nostro Paese?

"I minori stranieri non accompagnati dovrebbero poter contare sulla possibilità di crescere in un ambiente fatto di amicizie, relazioni e sostegno, come i loro coetanei. Spesso, invece, arrivano alla maggiore età e devono disporre di un lavoro e di una abitazione autonoma per poter rimanere regolarmente in Italia: tutte conquiste che i loro coetanei ottengono nel corso di molti anni. Quanto al percorso di accoglienza, dovrebbe compiersi presso una famiglia affidataria o in una struttura dedicata. Il più delle volte, invece, i minorenni soli rimangono per mesi in grandi centri privi di opportunità: arrivati alla maggiore età, si scontreranno con ostacoli burocratici".

Come se ne esce?

"Per esempio, potenziando la figura del tutore volontario, che il nostro sistema prevede per ciascun minore, con il compito di vigilare sul rispetto dei suoi diritti. Nel 2022 i tutori volontari iscritti negli elenchi dei tribunali per i minorenni erano solo 3.783, con grandi differenze a livello territoriale. Spesso, dunque, è il tutore pro-tempore della comunità di accoglienza a dover ricoprire questo ruolo per lunghi periodi, e per tanti giovani contemporaneamente".