di Marta Ottaviani
Gli Stati Uniti sembrano mettercela tutta per smorzare gli entusiasmi degli ucraini e mettere in guardia sulla sorte della guerra. Ma Kiev non demorde e, a dare nuovo vigore alle sue speranze, è arrivato l’annuncio da parte del primo ministro olandese, Mark Rutte, che ha ribadito l’impegno di Paesi Bassi e Danimarca a fornire all’Ucraina caccia da guerra F-16. Rutte ha ufficializzato la decisione proprio in occasione della visita del numero uno di Kiev, Volodymyr Zelensky, che ieri ha compiuto una vista alla base aerea di Eindhoven per ispezionare i velivoli e che ha definito la decisione ‘storica’.
"Mark Rutte e io – ha dichiarato Zelensky : abbiamo raggiunto un accordo sul numero di F-16 da trasferire all’Ucraina, dopo che i nostri piloti e ingegneri avranno completato il loro addestramento. Quarantadue jet. E questo è solo l’inizio". Il presidente ucraino ha inoltre evidenziato come la fornitura di F-16 sia un punto ‘stimolante e potente’ per la contro offensiva, che prosegue con risultati fino a questo momento inferiori alle aspettative. Kiev è determinata ad andare verso il rafforzamento dello spazio aereo, dopo che, negli ultimi giorni, la Russia sembra aver intensificato i suoi attacchi dal cielo, concentrandosi su obiettivi prettamente civili e su località che fino a questo momento non erano ancora state interessate dalla violenza della guerra.
Adesso tutto sta a vedere quando arriveranno gli F-16 e soprattutto quando piloti e ingegneri saranno pronti. E potrebbe volerci ancora del tempo. Di certo, con l’arrivo del freddo, le operazioni sul campo subiranno un rallentamento e Russia, Ucraina e la comunità internazionale, entreranno in un nuovo inverno di guerra, con una soluzione che appare ancora lontana e, da qualche giorno, a nutrire i dubbi più grossi, sono gli Stati Uniti, principali alleati di Kiev all’interno del blocco Nato e coloro che hanno dato il via libera finale a Olanda e Danimarca per la fornitura di caccia militari.
Dopo le rivelazioni dell’intelligence americana, secondo le quali l’Ucraina non sarebbe in grado di centrare gli obiettivi militari della controffensiva, ieri la stampa americana ha rincarato la dose. Il Washington Post ha ribadito come le operazioni militari di Kiev stiano mostrando segnali di stallo e come questa situazione di incertezza potrebbe erodere il sostegno della comunità internazionale.
Preoccupazione anche da parte del Wall Street Journal, secondo il quale la guerra rischia di durare anni, perché entrambe le parti non hanno obiettivi ‘chiari e raggiungibili’. A preoccupare gli Usa è proprio l’incertezza, nessuna delle due parti riesce a prevalere. Il 2024 si avvicina e Biden non può permettersi di avviare una campagna elettorale, che si preannuncia come molto impegnativa, senza poter presentare al suo elettorato un risultato concreto in un’impresa bellica su cui gli Usa hanno investito molto.