Sabato 27 Luglio 2024

La Striscia occupata. Israele prende il porto. Il corpo di una rapita nell’ospedale Shifa

Il cadavere scoperto dai soldati. L’infrastruttura era una base di Hamas. L’Onu chiede un’inchiesta internazionale sulle violazioni di guerra.

La Striscia occupata. Israele prende il porto. Il corpo di una rapita nell’ospedale Shifa

La Striscia occupata. Israele prende il porto. Il corpo di una rapita nell’ospedale Shifa

Un commando di Hamas riappare in Cisgiordania e uccide. La vittima è il più grave di sei feriti che erano addetti a un posto di blocco vicino all’ingresso di un tunnel della Route 60, nell’area di Betlemme, a dieci chilometri da Gerusalemme. Il caporale della polizia militare di Haifa Avraham Fetena, 20 anni, è morto al centro medico Shaare Zedek della capitale. Secondo il capo della polizia di Israele Yaakov Shabtai i tre attentatori pianificavano un massacro nella Città Santa. In serata Hamas ha rivendicato l’agguato messo a segno "per vendicare" il sangue dei martiri di Gaza”. Lo Shin Bet, il controspionaggio interno, ha identificato due uccisi su tre.

Sono Abdelqader Qawasmeh, 26 anni, un militante di Hamas, e Hassan Qafisha, 28 anni, un miliziano del Movimento di Resistenza Islamica il cui padre ha guidato il braccio militare del gruppo terroristico a Hebron finché non è stato ucciso 2003. Il Controspionaggio interno ha detto che sta ancora verificando l’identità del terzo uomo armato. I palestinesi lo hanno identificato come Nasser Kawasmeh. Secondo i media ebraici era anche lui un affiliato ad Hamas.

Nella loro auto sono stati trovati due fucili M16, due pistole, 10 caricatori pieni, centinaia di proiettili, due asce e uniformi simili a quelle dell’esercito israeliano. Nelle ore precedenti truppe della centodiciottesima Brigata corazzata e dell’unità di elite tredicesima flotta Shayetet avevano preso il controllo del porto di Gaza City, probabile punto di partenza di motoscafi carichi di miliziani di Hamas che hanno partecipato alla carneficina del 7 ottobre. Dieci uomini in armi sono stati uccisi.

Mentre Israele afferma di essersi assicurato il controllo della parte ovest di Gaza City, dicendosi pronto ad aprire una nuova fase nell’operazione di terra, il corpo di una donna rapita da Hamas lo scorso 7 ottobre è stato rinvenuto dai soldati. Lo hanno trovato in una struttura vicino all’ospedale al Shifa, dove da giorni è in corso una caccia ai miliziani nella speranza di ritrovare alcune delle persone prese in ostaggio. Secondo l’esercito la donna è stata uccisa. Si chiamava Yehudit Weiss, aveva 65 anni e, ha spiegato il portavoce militare israeliano, era stata rapita nel kibbutz Beeri, a ridosso della Striscia, dove il marito ha trovato la morte. Il portavoce ha spiegato anche che nel luogo dove è stato scoperto il cadavere è stato trovato dell’equipaggiamento militare, compresi alcuni fucili Kalashnikov e un lanciagranate. 

A Deir al Balah, a sud di Gaza City, un colpo di cannone israeliano ha colpito gli impianti dell’ultimo mulino ancora in funzione, quello di “a-Salam”. "Per il momento siamo bloccati – ha spiegato all’agenzia di stampa Ansa il suo direttore Abed Aldaim Awad – e i danni sono severi".

Ashraf Al-Qudra, portavoce del Ministero della Salute di Gaza diretto da Hamas, ha accusato Israele di avere "distrutto nei suoi raid all’interno dell’ospedale al Shifa il servizio di radiologia quello per le dialisi". Non resta più nulla dell’apparato di comunicazione tra la centrale della Mezzaluna Rossa e i feriti della Striscia, messo su a fatica nel tempo, anni prima del 7 ottobre 2023: ora tra le macerie polverose ci si può affidare solo all’orecchio teso degli operatori, almeno per quelli che ancora hanno i mezzi di soccorso. "A nord, nei luoghi bombardati e in parte sfollati restano soltanto cinque ambulanze, le abbiamo dislocate nei luoghi per noi strategici, dove direttamente sul posto possiamo sentire le urla di aiuto e intervenire" racconta Giovanna Bizzarro della delegazione della Croce Rossa in Palestina.

L’Arabia Saudita ha condannato le operazioni delle Forze Israeliane di Difesa contro la struttura sanitaria definendole "una flagrante violazione del diritto internazionale" con "atti brutali e disumani".

Il generale iraniano Esmail Qaani, comandante della Brigata Qods dei Guardiani della Rivoluzione (pasdaran), in una lettera aperta ai vertici militari di Hamas ha assicurato che Teheran non permetterà a Israele "di raggiungere i suoi obiettivi in Palestina e, in particolare, nella Striscia di Gaza". La polizia israeliana ha acconsentito a autorizzare sabato sera a Tel Aviv una manifestazione per chiedere il cessate-il-fuoco a Gaza.

Lorenzo Bianchi