Domenica 4 Agosto 2024
GIAMPAOLO PIOLI
Esteri

La scelta del vice dem. Il governatore Shapiro è in pole position. Sondaggi, Harris rimonta

Domani verrà annunciato chi accompagnerà Kamala nella corsa. La candidata alla Casa Bianca avanti in tre Stati in bilico:. per il guru dei numeri Nate Silver ha il 50,5% di probabilità di vincere.

Sono le ultime ore di esami. Tutte le pagelle con qualità e difetti sono state completate e verificate dall’ex ministro della giustizia di Obama, Eric Holder. Si cercavano piccoli scheletri nell’armadio o elementi di imbarazzo come qualche vecchia amante sfuggita ai radar. E già questa sera Kamala Harris, che ha ottenuto tutti i voti necessari per la nomination democratica, sarà in grado di scegliere il suo numero due. Donald Trump ha già iniziato un bombardamento a tappeto, accusandola di essere stupida, incompetente, troppo di sinistra, anti-israeliana, socialista e favorevole all’ingresso dei criminali illegali di altri Paesi negli Stati Uniti per offrire loro anche assistenza sanitaria gratuita. "Se vince distruggerà il Paese e ci porterà alla Terza guerra mondiale", dice il tycoon mentre dalla Georgia fa gli auguri a Putin per lo scambio degli ostaggi durante il quale la Russia ha fatto un grande affare, senza spendere nemmeno una parola per i prigionieri americani, liberati dopo anni di detenzione.

Ma Kamala Harris – in rimonta in tutti gli Stati in bilico, dove alcuni sondaggi la danno avanti in Wisconsin, Michigan e Pennsylvania e il modello di Nate Silver, guru dei sondaggisti Usa la dà per la prima volta al 50,5% di possibilità di vittoria – va oltre e sfida l’ex presidente a presentarsi il 10 settembre al secondo dibattito sulla Abc: "Io ci sarò comunque". La campagna della Harris ha respinto al mittente la controproposta di Trump di vedersi il 4 settembre su Fox News. Kamala è disposta ad altri faccia a faccia, ma a condizione che il tycoon rispetti gli impegni già presi e non si rimangi la parola.

L’attenzione in queste ore è puntata però sulla scelta del possibile vicepresidente dem. La lunga rosa di nomi si è ristretta a un terzetto. Ieri Kamala ha visto a Washington il senatore dell’Arizona Mark Kelly, astronauta ed eroe nazionale, strategico per la sua specializzazione sulla sicurezza del confine, il governatore del Minnesota, Tim Walz, considerato un grande comunicatore ma sicuramente il più liberal terzetto e il governatore della Pennsylvania, Josh Shapiro, democratico moderato ed espressione della comunità ebrea che potrebbe essere il meglio posizionato per assicurare alla Harris i 19 cruciali voti elettorali dello Stato a Novembre.

Se Shapiro sulla carta sembra davanti agli altri (anche lui con un passato da procuratore generale) dai gossip e dai tabloid è spuntata però un vecchia storia che lo vede indirettamente coinvolto in Pennsylvania per non aver vigilato a sufficienza sulla condotta sessuale di un suo alto funzionario, per altro repubblicano, dove lo Stato fu costretto a risarcire segretamente una donna oggetto di molestie con 259,000 dollari.

In questa ricerca nel torbido e nel passato, anche Doug Emhoff, il marito di Kamala Harris ha di fatto ammesso di aver tradito la sua prima moglie con un’insegnante delle figlie che fu poi costretta ad abortire. Valutati i pro e i contro, essendo i 3 ultimi super candidati tutti molto qualificati, Kamala ha già fatto sapere che sceglierà un "governing partner" per la Casa Bianca e non un semplice numero due. Il fatto che l’annuncio e il primo comizio insieme verrà fatto in Pennsylvania domani e che il Shapiro sia stato ascoltato per ultimo, secondo gli analisti, dovrebbero far pendere l’ago della bilancia verso il governatore.