ROMA
Fosse solo il Covid, peraltro beccato in forma lieve. Ormai contro Joe Biden è un assedio. Più che l’isolamento dal virus nella sua casa in Delaware, pesa l’isolamento politico al quale concorrono il suo ex capo, Barack Obama, e una delle sue storiche alleate, Nancy Pelosi. L’ex speaker della Camera – un peso massimo del partito – dopo aver lavorato dietro le quinte spingendo deputati di primo piano come Adam Schiff a chiederne pubblicamente il ritiro, avrebbe parlato direttamente con l’amico Joe. Secondo la Cnn gli ha fatto vedere i sondaggi e gli ha detto direttamente: "Vedi, non puoi vincere".
Un messaggio simile è venuto anche dai leader dem di Camera e Senato. In due incontri separati Hakeem Jeffries e Charles Schumer hanno infatti spiegato al presidente che con lui ancora candidato è a rischio la possibilità di vittoria dem anche al Congresso. Secondo quanto rivela il Washington Post, Jeffries ha incontrato Biden giovedì scorso alla Casa Bianca, mentre Schumer ha avuto un colloquio con il presidente a Rehoboth Beach, Delaware, poco prima che sull’America e sulla campagna elettorale si abbattesse la notizia del tentato assassinio di Donald Trump. In entrambi i colloqui, i leader democratici si sono fatti portavoce delle preoccupazioni dei deputati e senatori riguardo al rischio che Biden possa mettere a rischio la loro rielezione e l’eventuale maggioranza dem.
E poi c’è Barack Obama che secondo il Washington Post (non smentito) ha confessato agli amici di partito che è dubbioso sulla possibilità che Biden vinca. Secondo il Post e altri media americani, da settimane Obama sta tenendo conversazioni private assieme all’ex speaker della Camera Nancy Pelosi per spingere Biden a farsi da parte.
La Cnn ieri ha anche fatto circolare la notizia che Biden "si mostra ricettivo sul suo futuro" e avrebbe detto chiesto ai suoi consiglieri "se ritengono che Kamala Harris possa vincere le elezioni". E il sito Axios che, ciliegina amara sulla torta, ha scritto di aver sentito molti esponenti democratici che sostengono che "in pubblico Biden continua a resistere ma in privato starebbe cedendo alle pressioni e potrebbe ritirarsi dalla corsa già nel fine settimana".
Ma Biden non dà segno di voler cedere di un millimetro. "Sono il candidato e prevedo di vincere" è il messaggio che il presidente ha recapitato ai leader democratici di Camera e Senato. E i suoi ieri hanno negato ogni ipotesi di ritiro: "Non stiamo lavorando a nessuna eventualità per cui Biden non sia alla guida del ticket presidenziale. È e sarà il candidato democratico" ha detto il vice della campagna di Biden, Quenton Fulks, ribadendo che "il presidente resta in corsa". Almeno per ora.
Oggi il comitato delle regole del Comitato nazionale del partito democratico dovrebbe ribadire il voto online per l’investitura ufficiale, voto che si terrà dal primo al 7 di agosto, quindi ben prima della convention demcratica di Chicago che inzierà il 19. Allo stato, l’ordine è quello di blindare la sua candidatura prima della convention. Cosa accadrà nelle prossime ore, non è dato di sapere. Il comitato delle regole potrebbe essere stoppato, una parte dei delegati potrebbe rifiutarsi di votare. Ma all’orizzonte ci sono parecchi nuvoloni. Nulla è più certo, quella di Biden con Trump doveva essere una battaglia a viso aperto e con esito aperto, ma rischia di diventare un Vietnam. E ogni giorno che i dem passano nella palude, peggiora le cose.
Alessandro Farruggia