Lunedì 23 Dicembre 2024
MARTA OTTAVIANI
Esteri

La minaccia di Putin: "Jet della Nato a Kiev? Anche le basi alleate non saranno al sicuro"

Il governo russo irride Macron: i Napoleoncini di oggi imparino la storia. La Farnesina: "Sugli F-16 all’Ucraina il Cremlino fa solo propaganda"

Roma, 29 marzo 2024 – Il presidente russo, Vladimir Putin, assicura di non voler attaccare la Nato, ma, nello stesso tempo si dice pronto a colpire "in qualunque base si trovino" gli F-16 destinati all’Ucraina. "La Russia – ha spiegato Putin durante un incontro con il personale militare nella regione settentrionale di Tver – non ha intenzione di attaccare i Paesi della Nato, né la Polonia né gli Stati baltici o la Repubblica Ceca". Un avvertimento bello e buono al Patto Atlantico, diviso da mesi sull’invio di caccia militari a Kiev.

Gli F-16 in volo
Gli F-16 in volo

La risposta di Kiev 

La replica del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che da tempo aspetta la fornitura dei velivoli militari, non si è fatta attendere. Il numero uno di Kiev ieri ha detto allo speaker della Camera dei Rappresentanti americana, Mike Johnson, ha definito la fornitura di F-16 come "vitale" per rafforzare la difesa aerea dell’Ucraina, aggiungendo che il sostegno a Kiev "dovrebbe essere un fattore unificante".

La strategia

Insomma, Putin alza il livello dello scontro, ma tiene a sottolineare che le dichiarazioni del Paesi occidentali che parlano di guerra contro la Nato sono totalmente "assurde" e "prive di senso". "Se gli F-16 vengono utilizzati da aeroporti di Paesi terzi – ha spiegato Putin – diventano automaticamente per noi un obiettivo legittimo", aggiungendo che il loro arrivo sul suolo ucraino è particolarmente pericoloso, perché si tratta di jet che possono trasportare armi nucleari.

La sicurezza di Mosca 

Il capo del Cremlino ha poi aggiunto che, anche se i caccia dovessero arrivare a destinazione, le sorti sul campo di battaglia non cambierebbero comunque.

La replica italiana 

Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, fa comunque spallucce, rispondendo a Bruno Vespa sulle minacce di Vladimir Putin pronto ad abbattere gli F-16 anche nelle basi Nato: "Mi pare molta propaganda: la Russia ha fatto una brutta figura con l’attentato, mi è sembrato strano che i servizi non l’abbiano evitato. Ora cerca di distogliere l’attenzione. Non credo che Putin voglia la guerra mondiale, anche perché non la vincerebbe".

Sfida alla Francia 

La tensione è decisamente alta, soprattutto nei confronti di alcune capitali europee, in testa Parigi. Maria Zacharova, la portavoce del ministero degli Esteri ha attaccato il capo dell’Eliseo, Emmanuel Macron. "I ‘Napoleoncini’ che oggi minacciano di inviare truppe in Oriente – ha detto Zacharova, con il consueto tono sferzante – non dovrebbero dimenticare le lezioni della Storia, in particolare di quando le truppe russe entrarono a Parigi dopo avere sconfitto il vero Napoleone". Parole che arrivano a pochi giorni dal 210mo anniversario della resa della capitale francese, avvenuto il 31 marzo 1814.

Il messaggio

La portavoce del Ministero degli Esteri, però ha riservato un pensiero anche alle altre cancellerie europee, ricordando come la Russia abbia sempre vinto contro chi la voleva sconfiggere. Le vittorie contro Napoleone, nel Paese hanno subendo un processo di enfatizzazione crescente e sono quasi al pari, nella retorica nazionale, di quelle combattute durante la Grande Guerra Patriottica, ossia come i russi chiamano la Seconda guerra mondiale. Un uso della storia in una chiave di contrapposizione sempre più serrata all’Occidente.

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