La tragedia del Titan, il sottomarino scomparso, fa venire a galla tutte le paure ancestrali dell’uomo: il buio, l’abisso, l’asfissia. E ha tutte le carte per alimentare il fuocherello irrazionale che tanti rinnegano: la superstizione. Groucho Marx diceva che un gatto nero che ti attraversa la strada ha un solo significato: sta andando da qualche parte. Invece per qualcuno essere scaramantici e cambiare percorso è una cosa prudente e seria, governata da leggi implacabili e lastricata di coincidenze. Per esempio: è solo un caso se la moglie del capo della
Ocean Gat e, l’azienda che organizza spedizioni sui resti del relitto d el transatlantico, discende da una coppia morta nel naufragio più famoso della storia? Probabilmente sì, però chi nega di avere avuto un brivido quando ieri il New York Times ha lanciato la notizia forse mente.Dai che ci abbiamo pensato tutti: non si va in gita al fondo di un oceano a disturbare le 1518 anime di una nave inaffondabile affondata 111 anni fa e rimasta sulla cresta dell’onda anche per via di plurimi sospetti di maledizione. Al limite si rivede per l’ennesima volta il kolossal di James Cameron toccando ferro. E dopo aver saputo di Wendy Rush e della sua sfortunata parentela nemmeno quello: si sta alla larga dal nome, dal cinema, si pensa ad altro.
Questa sessantenne bionda che starà passando ore terribili è la moglie di
Stockton R us h , disperso con altri quattro. E ha come antenati Isidor e Ida Straus, che nel film premio Oscar sono due anziani ricchissimi ma perbene: rinunciano al salvataggio per aiutare gli altri a bordo e poi muoiono abbracciati nel letto.È chiaro come tutti si leghi? Perché fra tanti poveretti Cameron ha scelto di consegnare alla storia proprio loro, i bis-bisnonni della signora? E Stockton: avrebbe organizzato comunque spedizioni sulla carcassa del Titanic o è stata la parentela della moglie ad attirarlo laggiù come carta moschicida? La ragione slitta, e giustamente. No, la Terra non è piatta, ma qui qualcosa non torna.
La signora Rush, nata Wendy Hollings Weil, direttrice della comunicazione della Ocean Gate e membro del Cda della fondazione di beneficenza dell’azienda, ha sposato Stockton Rush nel 1986 e a sua volta ha partecipato a tre immersioni verso il relitto. I suoi bis-bisnonni invece erano i comproprietari del grande magazzino Macy’s, quindi tra i passeggeri più facoltosi. I superstiti ricordano di avere visto Isidor rifiutare un posto sulla scialuppa perché voleva che prima salissero donne e bambini e il suo corpo fu recuperato due settimane dopo l’affondamento. Ida si rifiutò di partire senza il marito e di lei si è persa ogni traccia. La scena di loro abbracciati nel letto dal film è stata tagliata, ma il regista ci aveva pensato. E oggi il mondo intero ci ricama sopra.