Mercoledì 25 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

La guerra di Elon Musk a Wikipedia: “Basta donazioni”. E intanto fa incetta di miliardi con xAI

Il miliardario Usa torna ad attaccare l’enciclopedia online su X. Nel mirino anche New York Times, Guardian. Boom di raccolta per la sua società di intelligenza artificiale

Roma, 24 dicembre 2024 – Torna un vecchio nemico in cima alla black list di Elon Musk. Rispondendo a un commento su X (social di sua proprietà),  il miliardario statunitense ha caldamente invitato gli utenti a bloccare le donazioni a Wikipedia. "Smettete di fare donazioni a Wokepedia (nome modificato di Wikipedia: da cultura 'woke' – ha scritto il magnate - fenomeno politico che si concentra su questioni legate alla giustizia sociale, razziale e sessuale) finché non riequilibra le sue politiche editoriali". 

Nel mirino di Musk le procedure con cui l’enciclopedia online consente la modifica degli articoli. In particolare, il magnate ha commentato un post in cui si legge che tra il 2023 e il 2024 Wikipedia ha speso più di 50 milioni di dollari - su un budget totale della piattaforma di 177 milioni - “per promuovere politiche di "diversità, uguaglianza e inclusione".

Elon Musk in una foto recente
Elon Musk in una foto recente

Non è la prima volta che Musk mette sotto tiro Wikipedia. Poco più di un anno fa, sempre in un post X, aveva provocatoriamente scritto che avrebbe donato un miliardo di dollari all’enciclopedia online se avesse accettato di cambiare il suo nome in “Dickipedia”. Un gioco di parole che, tradotto sommariamente e senza scadere nel volgare, vorrebbe dire ‘enciclopedia di stupidaggini’. 

Ma non è solo Wikipedia il bersaglio delle raffiche social del miliardario Usa. Musk ha anche accusato il New York Times di violare la libertà di parola, garantita dal primo emendamento della Costituzione statunitense. Inoltre, l'imprenditore si è detto insoddisfatto della copertura dell'agenzia di stampa Reuters sulle attività economiche e di investimento della sua azienda Tesla, che produce auto elettriche, definendo l'agenzia "il peggior media tradizionale del mondo". Ha anche bollato il quotidiano Guardian come "una disgustosa macchina di propaganda" e l'agenzia di stampa Associated Press come "una macchina estremamente di sinistra" per i tentativi di negare l'incidente con il presidente americano uscente Joe Biden, che si è "bloccato" in pubblico.

Una serie di bordate, tipiche del personaggio Musk, lanciate mentre la sua società di intelligenza artificiale xAI fa incetta di finanziamenti. Dopo aver raccolto 6 miliardi di dollari a maggio, ne ha incassati altrettanti da una recentissima raccolta fondi. Il suo valore di mercato, a oggi, si aggira intorno ai 50 miliardi.