Mercoledì 17 Luglio 2024
DEBORAH BONETTI
Esteri

La futura regina operata all’addome. William corre da Kate in ospedale. Impegni cancellati, sta con i figli

Continua il riserbo sui motivi dell’intervento, isterectomia o diverticolite acuta le ipotesi azzardate dai tabloid. Timori per una convalescenza che durerà mesi: il principe riduce al minimo gli appuntamenti fino a Pasqua.

La futura regina operata all’addome. William corre da Kate in ospedale. Impegni cancellati, sta con i figli

La futura regina operata all’addome. William corre da Kate in ospedale. Impegni cancellati, sta con i figli

A due giorni dal misterioso "intervento all’addome" di Kate Middleton, il Regno Unito rimane in grande ansia per le condizioni di salute della 42enne, futura regina. Nonostante Kensington Palace abbia chiarito che si sarebbe trattato di un’operazione pianificata e che Kate non sarebbe stata assolutamente operata per un tumore, rimane il fatto che fino a pochi giorni fa la principessa aveva un’agenda fitta di impegni, tra cui anche un viaggio ufficiale in Italia previsto per la primavera, e che il tutto ha dovuto essere cancellato molto velocemente. Ieri la principessa ha ricevuto la visita del marito, un corrucciato principe William, che è rimasto con lei tutta la mattinata e che ha annunciato che non riprenderà gli appuntamenti ufficiali fino alla completa guarigione della moglie, anche per potersi meglio occupare dei loro tre bambini: il principe George di 10 anni, la principessa Charlotte di 8 e il principino Louis di 5. Cancellati, insomma, tutti gli impegni istituzionali fissati a breve termine, ma anche ridotti al minimo gli appuntamenti di lavoro fino a Pasqua. E come se non bastasse, anche il 75enne re Carlo III sarà messo fuori combattimento, nel suo caso solo per qualche giorno, a causa di un intervento alla prostata per il quale comunque non ci si aspettano particolari complicazioni. Ieri la regina Camilla, 76 anni, ha dichiarato: "Mio marito sta bene e già non vede l’ora di tornare al lavoro".

Ma il chiaro intento di rassicurare l’opinione pubblica non è pienamente riuscito. Due annunci di ospedalizzazione di due figure reali così importanti sono arrivati a distanza di poco più di un’ora l’uno dall’altro, cosa talmente rara che ha subito scatenato tra i tabloid britannici un vespaio di rumors, tra cui spiccano quelli che vedrebbero il repentino annuncio di Carlo come un tentativo di distrazione dalle condizioni, più serie e preoccupanti, della 42enne Kate. C’è chi sussurra che la principessa avrebbe subito un’isterectomia (rimozione dell’utero), visti i noti problemi avuti durante ognuna delle sue tre gravidanze. Ma negli ambienti di Londra c’è anche chi ipotizza – come riveltao dall’ex corrispondente della Rai, Antonio Caprarica – un’ipotesi altrettanto seria, quella di una diverticolite acuta (infiammazione di sacche nell’intestino), vista anche la scelta della principessa di affidarsi alla London Clinic (specializzata in patologie dell’apparato colon-rettale) invece che andare al solito ospedale Enrico VIII, tradizionalmente scelto dei reali.

Nella clinica di Marylebone, uno dei quartieri più centrali di Londra, il primario sarebbe ancora John Nichols, ora 81enne ma noto come il luminare britannico degli interventi colon-rettali, che dirige un team di specialisti tra i migliori al mondo. Se la principessa si fosse davvero operata per diverticolite, e se l’intervento dovesse aver tagliato l’addome, i tempi lunghi di degenza e di ripresa (due settimane in ospedale e tre mesi fuori) sarebbero compatibili.

Rimane il fatto che le condizioni della principessa Kate hanno riportato alla mente le sorti della principessa Diana. Ambedue principesse di Galles con lo stesso destino da regine, ambedue giovani e bellissime donne in grande forma fisica. Ma mentre Diana è purtroppo morta in un tragico incidente stradale, ormai quasi 26 anni fa, fa preoccupare il fatto che di Kate non si sappia quasi nulla delle sue reali condizioni di salute. Il regno comincerà di nuovo a respirare solo una volta che la principessa 42enne uscirà dalla clinica.