PAIPORTA (Valencia)
Il fiume impazzito ha sorpreso Antonio Tarazona, la moglie Lourdes María García e la figlia di pochi mesi Angeline mentre erano in auto a Paiporta, il sobborgo vicino a Valencia epicentro della devastante alluvione che ha colpito la Spagna nelle ultime ore. Nel giro di pochi istanti, il mezzo è stato travolto dall’acqua. Antonio ha cercato di scendere e mettersi in salvo insieme alla famiglia, ma è stato trascinato via. E, già da una distanza impossibile da coprire, ha dovuto assistere alla tragedia peggiore. "Lourdes e la bimba sono rimaste nella macchina, sembrava stabile – ha raccontato il 59enne ad El Pais –, ma poi la corrente ha iniziato a portarsela via. L’ultima cosa che ho visto è stato come chiedevano aiuto dal tettuccio".
L’altra sera, a circa 24 ore dalla scomparsa della moglie e della figlia, gli è stato notificato il ritrovamento dei loro corpi. La storia di questa famiglia era già circolata sui media nelle ore precedenti alla conferma della morte di Lourdes (34 anni) e Angeline, mentre Antonio le cercava disperatamente. Ma non c’è stato nulla da fare. "Non ho potuto fare niente per salvarle", è stato il suo tragico commento.
A Paiporta ieri è arrivato anche un volontario italiano, Gianluca Mancini, 24 anni. "La situazione è disastrosa, le strade sono invase da due metri di fango e la gente che è riuscita a uscire dalle proprie case ora sta andando a Valencia a comprare acqua e cibo, perché qui i negozi sono tutti distrutti e mancano luce, acqua e connessione Internet – racconta lo studente alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Tor Vergata –. Studio a Valencia con il programma Erasmus e ho deciso di venire a Paiporta, nella provincia, dopo aver ricevuto un messaggio che stava circolando sui gruppi degli studenti universitari, in cui si chiedeva di aiutare".