di Giovanni
Serafini
PARIGI
"Non può esserci un cessate il fuoco finché Hamas lancia missili contro Israele: vogliamo delle pause umanitarie che permettano di trovare scampo ai civili di Gaza, ma dobbiamo anche preoccuparci della popolazione di Israele sottoposta al lancio di migliaia di razzi. Il nemico è Hamas, sia ben chiaro. I nemici sono i terroristi che si fanno scudo del popolo palestinese". È la posizione espressa ieri a Parigi dal vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani: una posizione un po’ diversa da quella del presidente francese Emmanuel Macron, che aprendo all’Eliseo la Conferenza per gli aiuti a Gaza aveva chiesto un "immediato cessate il fuoco". La pace è l’obiettivo finale, ha spiegato Tajani; le tregue possono permettere di portare in salvo le persone attraverso corridoi umanitari e di far arrivare gli aiuti, soprattutto medici, di cui i palestinesi hanno bisogno.
"Ma il percorso è lungo – ha continuato – e Hamas non può essere considerato un interlocutore con cui negoziare. Noi siamo amici di Israele e dei palestinesi, mentre siamo nemici di Hamas, la cui ideologia sanguinaria non rappresenta affatto la popolazione palestinese. Unico interlocutore resta l’Autorità nazionale palestinese: sostenerla è vitale per arrivare all’obiettivo condiviso di due popoli e due Stati".
Annunciata dall’Eliseo in fretta e furia pochi giorni fa, la conferenza di Parigi puntava a mobilitare la comunità internazionale per ottenere aiuti urgenti in favore di Gaza: "La priorità è la protezione dei civili e per ottenere questo risultato dobbiamo lavorare per un cessate il fuoco", ha esordito Macron alla presenza dei rappresentanti di una cinquantina di Paesi occidentali e del mondo arabo, oltre che della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e del presidente del Consiglio Ue, Charles Michel. "L’Italia è pronta a fare la sua parte", ha detto Tajani ricordando l’invio da parte italiana di una nave-ospedale già partita da Civitavecchia e l’allestimento di un ospedale da campo in prossimità della Striscia di Gaza. L’Italia inoltre è pronta ad accogliere nei suoi ospedali i bambini palestinesi feriti.
"È imperativo proteggere tutti i civili nel rigoroso rispetto del diritto umanitario internazionale, ma dobbiamo distinguere fra la popolazione di Gaza, che è innocente, e i terroristi di Hamas, che hanno la responsabilità dell’escalation militare. Israele ha tutto il diritto di difendersi", ha concluso Tajani.