Martedì 7 Gennaio 2025
REDAZIONE ESTERI

Cosa succede nel Kursk. Mosca: “Respinta nuova offensiva ucraina, 340 nemici uccisi”

Ma Kiev: “La Russia ha perso un battaglione”. Blogger filo russi confermano: “L’esercito del Cremlino sotto pressione”

Roma, 5 gennaio 2025 – Il governo di Mosca rivendica di aver respinto due offensive ucraine nel Kursk, regione russa al confine, con centinaia di perdite per l’esercito di Kiev. Alle dichiarazioni di una parte fanno da contrappunto dichiarazioni di senso opposto dall’altra ed è difficile fare un bilancio della situazione. 

Il ministero della Difesa russo riferisce di 340 soldati uccisi e di decine di mezzi distrutti. Non è chiaro quanto l’Ucraina si sia spinta lontano nel territorio già invaso da alcuni mesi ma nella notte Volodymyr Zelensky aveva parlato di un “numero pesante” di caduti fra russi e nordcoreani nelle giornate di ieri e di venerdì nei pressi del villaggio di Makhnovka, nella misura di “un battaglione” per l’esattezza, che solitamente consiste in un migliaio di militari. 

Mosca: 340 soldati ucraini uccisi

Oggi il ministero della Difesa di Mosca fa sapere che “intorno alle 9:00 (le 7:00 in Italia), il nemico ha lanciato un contrattacco per fermare l'avanzata delle truppe russe nella zona di Kursk”, ma che “il gruppo d'assalto dell'esercito ucraino è stato sconfitto dall'artiglieria e dagli aerei”.  Nel respingere  gli ucraini l'esercito russo ha spiegato che sono stati sferrati attacchi contro nove brigate e cinque formazioni di difesa. Nella controffensiva sarebbero andati distrutti anche “tre veicoli da combattimento della fanteria ucraina, quattro veicoli corazzati per il trasporto delle truppe, 12 veicoli corazzati da combattimento, un veicolo per superare gli ostacoli, 20 veicoli a motore e cinque mortai”: 340 le perdite umane ascritte agli ucraini. 

Blogger filo russi: “Esercito di Mosca sotto pressione”

L’operazione di oggi  – che il sito ucraino Onliner-Ua colloca nei villaggi di Velike SoldatskeBerdin e Pushkarne, lungo l'autostrada 38K-004  – è confermata dal capo dello staff presidenziale ucraino Andriy Yermak, che si limita a registrare l’abbattimento di “un missile ucraino”. Il suo bilancio è positivo sebbene generico: “La Russia sta ottenendo ciò che si merita nel Kursk", ha detto. 

Da che parte pende dunque l’ago della bilancia?  Il capo del Centro ucraino per la lotta alla disinformazione, Andriy Kovalenko, sostiene su Telegram che i russi sarebbero “molto preoccupati” perché “attaccati da più fronti”. E anche i blogger militari filo-Cremlino ammettono che l'esercito russo è “sotto pressione”.

L’arrivo di Trump

Kiev aveva conquistato dozzine di villaggi nella regione di Kursk poco dopo l'inizio della sua incursione, il 6 agosto 2024, ma la sua avanzata si era poi bloccata dopo che Mosca aveva inviato rinforzi nell'area, comprese migliaia di truppe dal suo alleato Pyongyang (10mila unità secondo la stima di Politico.eu). L'apparente nuova offensiva di Kiev arriva in un momento critico del conflitto durato quasi tre anni, con il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump pronto ad entrare in carica che ha promesso un rapido cessate il fuoco.