Londra, 15 agosto 2024 – Putin assume operai nel Kursk. Come riportato dal britannico ISW (Institute for the Study of War), la Russia sta costruendo trincee per fermare l’avanzata dell’esercito ucraino, penetrato ormai per decine di km nel territorio russo. Le nuove fortificazioni sono apparse nelle immagini satellitari Maxar raccolte il 12 agosto, a sud-ovest di Lgov lungo l'autostrada E38 Lgov-Rylsk-Glukhov, circa 17 chilometri a nord del punto massimo dell'avanzata ucraina nella regione di Kursk.
Secondo The Guardian, che cita un servizio dell’edizione russa della BBC, il governo russo sta cercando operai per scavare fossati. Gli annunci apparsi sul sito di cerco-lavoro Avito offrono stipendi di 2.500 dollari al mese, promettono che il lavoro si svolgerà “lontano dai combattimenti” e senza “nessun pericolo”. Si cercano operai specializzati con licenza di guidare escavatori, ma anche operai generici senza esperienza e semplici manovali.
L’Ucraina rivendica nuovi progressi al fronte, l’ultimo è l’occupazione della città di Sudzha (5.500 abitanti), dove l’esercito ucraino avrebbe istituito un ufficio amministrativo "per mantenere la legge e l'ordine e soddisfare i bisogni prioritari della popolazione nei territori controllati". Secondo il comandante in capo Syrskyi, Kiev ha ora sotto controllo oltre 80 località della regione di Kursk, per un totale di 1.100 km quadrati. Nel Kursk le forze ucraine avrebbero catturato oltre 100 soldati russi, appartenenti al 488esimo reggimento di fucilieri motorizzato, destinati allo scambio di detenuti con Mosca.
Da parte sua la Russia dichiara di stare contenendo nuovi tentativi di avanzata ucraina e di aver ripreso il controllo di un villaggio, per la prima volta dall’inizio dell’offensiva nemica, il 6 agosto. Annuncia poi la dislocazione di nuove forze, qui e nella vicina regione di Belgorod.
Intanto l’Alto commissariato per i Diritti umani dell'Onu ha chiesto di poter accedere alle aree del territorio russo colpite o invase dalle forze ucraine, nelle regioni di Kursk, Belgorod, e Bryansk per attività di “monitoraggio e valutazione dei diritti umani”. Una richiesta di entrare nei territori russi e in quelli ucraini occupati dai russi era già stata inoltrata dall’UNHCR, senza nessun risultato. I funzionari ucraini hanno invece promesso l’accesso all’Onu, affermando che saranno aperti corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili, sia verso l’Ucraina che verso la Russia.