Kiev, 17 agosto 2024 – L’esercito ucraino ha fatto saltare in aria il ponte sul fiume Seim, a Glushkovo, nel Kursk, infrastruttura strategica per la Russia, perché usato per trasportare approvvigionamenti alle truppe del Cremlino. La notizia è stata data ieri sera dall’agenzia ucraina Unian e poi confermata dalle autorità russe. “Attaccano infrastrutture civili - ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova - Lo fanno per complicare l'evacuazione delle persone". Secondo Zakharova le forze ucraine avrebbero usato missili Himars di fabbricazione Usa. Dopo l’avvicinamento dell’esercito di Kiev, qui ieri è partita l’evacuazione di quasi 18mila abitanti. Zelensky: “Stiamo rafforzano le nostre posizioni”. Intanto la Rai richiama gli inviati del TG1 minacciati da Mosca per essere entrati in territorio russo e i media russi fanno sapere che Mosca ha aperto un’inchiesta sui giornalisti.
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"L'Ucraina ha iniziato la preparazione di un attacco alla centrale nucleare di Kursk". Lo ha detto il ministero degli Esteri russo, come riporta l'agenzia Tass. "Questo potenziale attacco ucraino alla centrale nucleare - ha aggiunto il ministero - può provocare un disastro su grande scala in Europa causato dall'uomo".
I servizi russi dell'Fsb hanno aperto un procedimento penale contro la giornalista della Rai Stefania Battistini e l'operatore Simone Traini. Lo riporta l'agenzia russa Ria Novosti. La contestazione è di aver "attraversato illegalmente il confine di Stato della Federazione Russa e aver filmato un video nel territorio del villaggio di Sudzha, nella regione di Kursk".
"L'azienda ha ritenuto, esclusivamente per garantire sicurezza e tutela personale, di far rientrare, temporaneamente in Italia, la giornalista Stefania Battistini e l'operatore Simone Traini". Lo dice l'amministratore delegato e presidente della Rai Roberto Sergio dopo le notizie trapelate su media russi secondo cui Mosca sarebbe intenzionata a procedere penalmente contro i due inviati per "attraversamento illegale di frontiera". Battistini e Traini nei giorni scorsi erano a Sudzha, nel Kursk, per realizzare un reportage sull'offensiva ucraina. Il ministero degli Esteri russo ha convocato l'ambasciatrice italiana a Mosca, Cecilia Piccioni, per esprimere una protesta in relazione all'ingresso in Russia dei dipendenti Rai.
In caso di attacco delle forze armate ucraine alla centrale nucleare di Kursk verranno adottate dure misure di ritorsione militare e tecnico-militare, ha affermato il ministero della Difesa russo. "Se il regime di Kiev iniziasse ad attuare piani criminali volti a creare un disastro nella parte europea del continente con la contaminazione radioattiva di vasti territori, verranno immediatamente adottate dure misure militari e tecnico-militari di ritorsione", si legge nella nota. "Il ministero della Difesa della Federazione Russa sta valutando con la dovuta serietà le informazioni ricevute attraverso canali indipendenti sui preparativi del regime di Kiev per un attacco alla centrale nucleare di Kursk", si legge nella nota. "Lo scopo di questa provocazione è accusare la Federazione Russa di 'auto-incendio' della centrale per creare le basi per colpire gli impianti nucleari ucraini. Consideriamo tali azioni del regime di Kiev con il supporto dei sostenitori occidentali un'evidente violazione della convenzione internazionale adottata dalla risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 13 aprile 2005 'Sulla lotta contro gli atti di terrorismo nucleare'", si legge nel comunicato.
L'esercito ucraina sta "rafforzando le sue posizioni" nella regione russa invasa di Kursk: lo ha dichiarato su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "Il generale (Oleksandr) Syrsky mi ha riferito che le nostre posizioni sono state rinforzate e che il territorio controllato si sta espandendo", ha detto Zelensky citando il capo di stato maggiore.
Le truppe ucraine, che hanno invaso la regione russa di Kursk e hanno rivendicato 2 giorni fa di aver preso il controllo della cittadina di Sudzha oltre che di 82 altre località e oltre 1.100 km quadrati, stanno continuando ad avanzare a piccoli passi oltre Sudzha, in direzione sud-est, con gruppi di fuoco che si spingono oltre la linea del fronte. Lo scrive il think-tank Institute for the Study of War (Isw) di Washington, che cita diversi blogger militari russi. Il ministero della Difesa russo afferma di aver respinto attacchi ucraini vicino a Gordeevka, Anastasyevka e Kauchuk, tutte località che si trovano nell'oblast russo di Kursk fra i 20 e i 30 km dal confine ucraino.
L'Ucraina avrebbe utilizzato missili forniti dagli Stati Uniti per colpire i ponti sul fiume Sejm, nella regione di Kursk. A sostenerlo è Mosca: Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, ha postato le sue accuse su Telegram: "Per la prima volta la regione di Kursk è stata colpita da lanciarazzi di fabbricazione occidentale, probabilmente HIMARS americani. L'attacco al ponte sul fiume Sejm, nel distretto di Glushkovo, lo ha completamente distrutto e volontari che assistevano la popolazione civile evacuata sono stati uccisi".
Le forze ucraine hanno distrutto un ponte sul fiume Seim nel distretto di Glushkovsky della regione russa di Kursk. Lo ha detto alla Tass un rappresentante regionale di polizia. "Confermiamo le segnalazioni secondo cui il nemico ha colpito un ponte sul Seim. L'evacuazione via terra da una parte del distretto di Glushkovsky è interrotta", ha aggiunto. In seguito, anche il governatore ad interim della regione di Kursk Alexey Smirnov ha confermato che un ponte sul fiume Seim è stato distrutto da un attacco ucraino. In precedenza, l'agenzia ucraina Unian aveva riferito della distruzione del
ponte da parte delle forze di Kiev, citando un consigliere del governatore della regione di Kursk, Roman Alyokhin. Il consigliere sul suo canale Telegram riferisce che le truppe ucraine hanno colpito un altro ponte, nel villaggio di Zvanoye. "Il nemico procede ad attuare il piano di impadronirsi della sezione del distretto di Glushkovsky lungo il fiume Seim", ha scritto Alyokhin.
Un'unità di 24 militari della 22a brigata meccanizzata separata delle forze armate ucraine si è arresa in modo organizzato all'esercito russo vicino al villaggio di Komarovka, nella regione di Kursk. Lo ha detto a RIA Novosti un rappresentante delle forze di sicurezza russe.
Nella notte le truppe russe hanno attaccato l'Ucraina con droni kamikaze e hanno lanciato un attacco missilistico. Le forze di difesa aerea ucraine affermano di aver abbattuto nella notte 14 droni kamikaze Shahed di fabbricazione iraniana, ma di non essere riuscite ad intercettare un missile balistico a corto raggio Iskander-K lanciato sulla regione ucraina di Sumy, che ha causato alcuni feriti. Lo scrivono l'Ukrainska Pravda e altri media ucraini. Gli oblast bersagliati dai droni russi abbattuti, rende noto Kiev, sono quelli di Nikolaiev, Cherkassy, Poltava, Dnipropetrovsk, Zaporozhzhia e della capitale Kiev.