Venerdì 27 Settembre 2024

Vietnam, Kim Jong-un e Trump ad Hanoi. Il programma del summit

In programma domani e giovedì un secondo vertice tra il leader nordcoreano e il presidente Usa

Summit Usa-Nord Corea in Vietnam (Ansa)

Summit Usa-Nord Corea in Vietnam (Ansa)

Pechino, 26 febbraio 2019 - Kim Jong-un e Donald Trump sono arrivati ad Hanoi (Vietnam) per il secondo summit tra Usa e Corea del Nord, in programma tra domani e giovedì prossimo. Dopo il leader di Pyongyang, giunto in mattinata, è stato il presidente Usa ad atterrare con l'Air Force One nel primo pomeriggio. "Appena arrivato in Vietnam. Grazie a tutti per la grande accoglienza ad Hanoi. Folle enormi e tanto amore", twitta il presidente americano Donald Trump dopo lo sbarco nella capitale vietnamita per il suo secondo vertice con il leader nordcoreano Kim Jong-Un. 

I due si incontreranno domani per un primo round di 20 minuti. Il presidente degli Stati Uniti e il leader nordcoreano avranno così un faccia a faccia prima della cena ufficiale, che riunirà le due delegazioni al Sofitel Legend Metropole Hotel, albergo a cinque stelle che si trova nel quartiere francese. 

Donald Trump, presidente Usa (Afp)

L'ARRIVO DEL TYCOON - L'Air Force One è atterrato poco prima delle 21, ora locale, all'aeroporto internazionale Noi Bai di Hanoi, dove una limousine nera attendeva Donald Trump per portarlo nel suo hotel, il JW Marriott. Un tappeto rosso è stato steso sull'asfalto per dare il benvenuto al presidente degli Stati Uniti mentre i soldati in uniforme bianca hanno preso posizione su entrambi i lati della stola. Dopo aver salutato con la mano destra, Trump è sceso e ha salutato una fila di alti funzionari, tra cui il vice primo ministro vietnamita Pham Binh Minh. La Casa Bianca ha detto che Trump e Kim avranno un breve faccia a faccia mercoledì sera, seguito da una cena con due funzionari per parte. Trump sarà affiancato dal Segretario di Stato Mike Pompeo e dal capo dello staff Mick Mulvaney. Kim ha reso noto che avrà vicino Kim Yong-chol e un "terzo collega ancora sconosciuto" . Nessun programma è stato fornito per il secondo giorno. Una fonte ha riferito a Yonhap che i colloqui del summit formale si terranno giovedì presso il Sofitel Legend Metropole Hotel.

L'ARRIVO DI KIM - Kim Jong-un è giunto in Vietnam a bordo del suo treno blindato. Arrivato al confine, si è recato poi in auto ad Hanoi, dove lo attende il secondo summit con il presidente Usa, Donald Trump. Il leader nordcoreano è sceso dal convoglio alla stazione di Dong Dang, al confine tra Cina e Vietnam, dopo circa sessanta ore di viaggio da Pyongyang. Da lì si è spostato in auto, salutato da una folla sventolante bandiere nord-coreane. 

Quando il corteo è arrivato a Hanoi, attorno alle undici del mattino, le cinque in Italia, le strade del centro della capitale vietnamita erano temporaneamente bloccate la traffico fino al suo hotel, il Melia, uno dei più lussuosi della capitale vietnamita. Kim è accompagnato anche alcuni alti funzionari di Pyongyang, tra cui il ministro degli Esteri, Ri Yong-ho, e la sorella del giovane dittatore, Kim Yo-jong. 

Ad Hanoi c'era già il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo. Domani tra Trump e Kim potrebbero esserci fino a cinque occasioni di incontro, secondo le indicazioni fornite finora. 

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Dopo un primo faccia a faccia, come dicevamo, tra Kim e Trump è prevista una cena ("social dinner"), nella giornata di domani. Rispetto a Singapore, dove il vertice durò un giorno solo, i due leader avranno più tempo per parlare del nodo nucleare, ma anche per conocscersi meglio e creare un rapporto più personale. Nel secondo giorno è previsto un meeting allargato coi collaboratori più stretti dei presidenti. Ancora da definire se Trump e Kim terranno una conferenza stampa congiunta al termine del vertice. Kim Jong-un ad Hanoi è stato ricevuto con un tappeto rosso e un bouquet di fiori. Il leader nordcoreano ha trovato ad accoglierlo alla stazione di Dong Dang, poco dopo la frontiera tra Cina e Vietnam, un gruppo di funzionari del governo di Hanoi.  Kim è assieme dalla fedelissima sorella minore Kim Yo Jong. Poi a bordo di una Limousine Mercedes ha proseguito verso Hanoi. A cambio di mezzo era presente una piccola folla che ha dato il benvenuto alla delegazione nordcoreana sventolando bandierine con saluti nelle due lingue.

LA POSTA IN GIOCO - La partita a scacchi si presenta difficile. L'asticella del tycoon è via via scivolata verso il basso negli sforzi per convincere Pyongyang che ha di fronte "un futuro da potenza economica", ma senza atomica e missili. Zhao Tong, ricercatore al Carnegie-Tsinghua Centre for Global Policy di Pechino, ha notato la "assenza di indicazioni" del Nord sulla volontà di rinunciare al nucleare, suggerendo un percorso per costruire la fiducia tra i due Paesi. Secondo alcuni esperti, la Corea del Nord, vorrebbe comunque lo status di potenza nucleare acquisito, sul modello Pakistan. Lo stesso segretario di Stato Mike Pompeo ha ammesso pochi giorni fa in un'intervista che il Nord resta una minaccia. Trump, nell'avvicinamento al summit, ha elogiato la Corea del Nord per aver sospeso i test nucleari e allentato la tempistica su disarmo e smantellamento delle ambizioni atomiche. Mentre Kim punta da sempre (appoggiato dalla Cina) a "gratifiche compensative" con l'allentamento delle sanzioni a fronte dei progressi compiuti sull'abbandono del nucleare, oltre alle rassicurazioni sulla sicurezza dello Stato che tiene i suoi abitanti in una condizione di isolamento dal resto del mondo.