strage al mercatino di Natale di Magdeburgo, per gli inquirenti è tutto tragicamente chiaro. Taleb Al Abdulmohsen, alla guida del suo suv, si è lanciato contro le bancarelle, andando a folle velocità per 400 metri, nel macabro tentativo di falciare quante più persone poteva.
Berlino, 22 dicembre 2024 – Voleva uccidere il più possibile e se è riuscito a farlo è stato anche grazie alle sviste degli apparati di sicurezza tedeschi. A meno di 24 ore dallaIn poche centinaia di metri ha coinvolto quasi 300 fra uomini, donne e bambini. Ed è proprio nella parte del mercatino dedicata alle bancarelle per i più piccoli che ha deciso di fare il suo ingresso. Il bilancio aggiornato parla di cinque morti. Fra questi c’è anche un piccolo di nove anni. I feriti sono circa 200 e una quarantina è in condizioni gravi. Il tutto in tre minuti. Stando a indiscrezioni riportate dalla stampa tedesca, l’attentatore ha agito da solo ed era sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Il movente è ancora da chiarire, ma gli inquirenti pensano che sia da collegare al trattamento riservato ai migranti sauditi in Germania. Quel che è certo è che, una volta compiuta la corsa della morte, è sceso dalla macchina, consegnandosi spontaneamente alla polizia, davanti a numerosi testimoni oculari che lo hanno definito “tranquillo e determinato”. Le prossime ore saranno determinanti per fare luce sugli ultimi aspetti della vicenda. I magistrati lo hanno incolpato di omicidio plurimo e 200 tentati omicidi. Una tragedia nazionale, negli stessi giorni dell’attentato che nel 2016 sconvolse la capitale Berlino, con una dinamica in tutto e per tutto simile, ma un’aggravante. Questa volta la tragedia poteva davvero essere evitata.
I servizi segreti tedeschi avevano ricevuto almeno quattro segnalazioni sulla pericolosità di Taleb Al Abdulmohsen. Avvertimenti che avevano deciso di ignorare, perché l’uomo era un dissidente e quindi le informazioni trasmesse da Riad erano state giudicate politicamente motivate. Il medico-killer, però, aveva precedenti e la sua attività sui social era pervasiva e lasciava pochi dubbi sulla sua natura poco stabile e i suoi progetti eversivi. Le autorità locali e nazionali sono nell’occhio del ciclone.
Ieri il Cancelliere tedesco, Olaf Scholz, si è recato sul luogo della tragedia e, parlando di “atto terribile e folle”, ha fatto appello al senso di comunità e all’unità del popolo tedesco. Il momento, però, non è dei migliori. Il 23 febbraio nel Paese si vota e il clima interno è già abbastanza teso. I primi a essere corsi ai ripari, questa volta, sono stati quelli di Alternative für Deutschland, la formazione politica di estrema destra che dovrebbe ottenere un risultato importante alle prossime elezioni e a cui andavano proprio le simpatie dell’attentatore. La portavoce del partito, Alice Weidel, ha sottolineato subito che Taleb Al Abdulmohsen non era iscritto nelle schiere dei neonazisti. Il capogruppo al Bundestag di Afd, Bernd Baumann, ha chiesto a Scholz una riunione urgente del Parlamento, auspicando “una svolta” per la sicurezza interna. La città è sotto choc e ieri in centinaia si sono recati a deporre un fiore sul luogo della strage. In serata, nella cattedrale, si è tenuto un servizio funebre alla presenza del presidente federale, Frank-Walter Steinmeier.