Roma, 21 marzo 2024 – La pioggia di missili russi che ha incendiato la notte di Kiev ha distrutto anche l’abitazione di un impiegato locale dell’ambasciata d’Italia, che fortunatamente al momento dell’attacco era vuota. L’impiegato, per precisione, un ucraino che ha acquisito la cittadinanza italiana, insieme alla famiglia sono sani e salvi e verranno alloggiati per un paio di giorni in albergo per poi passare in una foresteria dell'ambasciata prima di trovare una sistemazione migliore.
Da Bruxelles, dove è in missione per partecipare a un vertice internazionale, il ministro degli Esteri Antonio
Tajani ha telefonato all'impiegato ucraino-italiano dell'ambasciata italiana per esprimere la sua “solidarietà”, ma anche la sua “indignazione per questi continui attacchi, contro la capitale dell'Ucraina, contro obiettivi civili. Una vergogna che deve cessare al più presto”, ha affermato Tajani secondo quanto riferito da fonti della Farnesina.
Quello della scorsa notte è stato l’attacco missilistico più potente delle ultime settimane: circa 31 razzi sono stati lanciati dai bombardieri russi (anche un ipersonico Kinzhal e un Iskander-M), tutti intercettati secondo l’Aeronautica militare ucraina. Ci sono comunque dei feriti, riporta il Kyiv Independent: la caduta di frammenti ha causato esplosioni e incendi ed è stato colpito anche un asilo. Secondo fonti dell’intelligence citate dai media ucraini, quasi tutti i missili da crociera e balistici usati da Mosca erano puntati contro obiettivi della Direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa dell'Ucraina (Gur).
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