Roma, 26 giugno 2022 - Credevano di parlare con il sindaco di Kiev, ma diversi primi cittadini europei sono stati ingannati con false telefonate. A denunciarlo è lo stesso Vitaly Klitschko attraverso l'agenzia ucraina Ukrinform, accusando i russi che hanno invaso il suo Paese di praticare la guerra su tutti i fronti. "Compreso quello della diffusione di disinformazione per mettere politici ucraini in cattiva luce, mettendoli contro i loro partner occidentali con lo scopo di interrompere gli aiuti dell'Occidente all'Ucraina", sostiene.
A cadere nel tranello anche la sindaca di Berlino, Franziska Giffey, che venerdì ha preso parte a una call sulla piattaforma di videoconferenze Webex con una persona che, secondo lei, assomigliava a Klitschko. "Non c'erano segni che la videoconferenza non si stesse svolgendo con una persona reale", ha affermato il suo ufficio in una nota. La Buergmeisterin berlinese e il falso sindaco della capitale ucraina anno parlato normalmente per una quindicina di minuti, poi Giffey si è insospettita davanti ad una serie di strane domande sui profughi che approfittano indebitamente dei servizi sociali tedeschi e alla richiesta di aiuto per una manifestazione gay a Kiev, considerata curiosa in tempo di guerra. Quindi la chiamata è caduta. Un episodio simile è successo anche all'alcalde madrileno José Luis Martinez-Almeida, che però ha interrotto la conversazione.
Le false conversazioni incriminate sono frutto di tecnologia 'Deepfake', che attraverso l'intelligenza artificiale consente di sostituire volti, espressioni e voci di persone con immagini sintetiche, maschere generate e modulate dal computer. E un'attività "criminale" e "bisogna urgentemente indagare sui responsabili", ha aggiunto. Klitschko ha anche sottolineato di parlare bene tedesco e inglese e di non aver bisogno di un traduttore in queste due lingue.