Venerdì 28 Giugno 2024

Kevin Mitnick è morto. Chi era il re degli hacker che ha mandato in tilt l’Fbi

Si e famoso per violazioni di reti informatiche pubbliche e private. Fra le sue ‘vittime’ aziende come Motorola, Nokia, Apple. Dopo anni da fuggitivo, fu condannato a 5 anni di carcere

Kevin Mitnick

Kevin Mitnick

Roma, 20 luglio 2023 – Kevin Mitnick, il re degli hacker, è morto. Nato nel 1963 a Van Nuys, un piccolo centro fuori Los Angeles, Mitnick dagli anni ottanta in poi è stato etichettato come uno dei criminali informatici più capaci ed è finito sotto la lente della autorità americane. La sua morte, secondo quanto riportato dal portavoce della società di formazione KnowBe4, Kathy Wattman, che Mitnick aveva co-fondato, è avvenuta domenica in seguito a complicazioni di un cancro al pancreas. Resosi famoso per aver violato reti informatiche aziendali, era stato arrestato e incarcerato fino al 2000 quando, dopo essere stato rilasciato, aveva intrapreso una carriera da consulente per la sicurezza, scrittore e pubblic speaker.

Chi era Kevin Mitnick

Kevin Mitnick diventa il re degli hacker fra gli anni ottanta e gli anni novanta. L'arrivo sul mercato dei primi personal computer lo affascina e lo spinge a entrare in questo nuovo mondo. Ben presto capisce che può sfruttare i computer per eseguire azioni che a tanti sembrano impossibili. Qualche esempio? Intrufolarsi in reti aziendali di aziende informatiche e clonare software. Oppure telefonare senza spendere. Le sue prime imprese da hacker portano al primo arresto. Dopo aver scontato una condanna a 1 anno di carcere, a cui si aggiungono 3 anni ai domiciliari, Mitnick non cambia il suo orizzonte di azione. Il pirata informatico riesce a bucare i sistemi di sicurezza di aziende come Motorola, Nokia, Apple e altri ancora. La sua vita da hacker si trasforma in vita da hacker fuggitivo quando su di lui accende i riflettori la Fbi.

Cambia anche nome nel corso della sua fuga, diventato Eric Weisz, ma questo tentativo di camuffamento serve a poco perché nel 1995, alle 2 del mattino del 16 febbraio, viene arrestato proprio dalla Fbi che lo rintraccia nel North Carolina. Mitnick, di fronte al giudice, viene accusato anche di attentato alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti: secondo gli inquirenti infatti sarebbe stato capace di sferrare un attacco nucleare in totale autonomia. Arriva così una condanna esemplare: 5 anni di carcere di cui 1 in isolamento. Una volta scontata la pena, Mitnick ha poi deciso di mettere la testa a posto, iniziando una carriera professionale legale. Diventa così un consulente informati, lavora come public speaker e fonda una società di cybersicurezza.