Roma, 25 dicembre 2024 - Un aereo passeggeri della Azerbaijan Airlines è precipitato in Kazakistan vicino alla città di Aktau, sulle rive del Mar Caspio. Il volo era partito da Baku, in Azerbaigian, ed era diretto a Grozny, in Cecenia. Ha quindi effettuato una sostanziale deviazione rispetto allo scalo di destinazione.
"A bordo erano in 67, 62 passeggeri, 5 membri dell'equipaggio. Sfortunatamente, 38 persone sono morte, 29 sono sopravvissute", ha detto il ministro dei Trasporti kazako Marat Karabayev. "Su cinque membri dell'equipaggio, due sono morti, tre sono sopravvissuti", ha aggiunto. Sul volo c'erano 42 cittadini dell'Azerbaijan, 16 russi, 6 kazaki e 3 del Kirghizistan.
Sul luogo dell'incidente sono intervenuti 150 vigili del fuoco e 45 mezzi, anche perché dopo la schianto si è sviluppato un incendio.
Lo schianto e l’inchiesta
Sui social circolano video dell'incidente che mostrano l'aereo, con evidenti problemi di manovrabilità, scendere rapidamente e schiantarsi al suolo a poca distanza dalla pista dello scalo di Aktau.
Secondo fonti dell'aeroporto di Grozny, prima di precipitare l'equipaggio aveva segnalato problemi ed era stato dapprima dirottato a Makhachkala e poi ad Aktau. L'aereo aveva quindi sorvolato lo scalo di Aktau e aveva richiesto un atterraggio di emergenza. Ma i piloti non sono riusciti a controllare la discesa e il velivolo ha toccato terra con il muso esplodendo in una palla di fuoco.
La polizia kazaka ha aperto un’inchiesta penale sull'incidente, per valutare se siano state violate le norme di sicurezza delle operazioni di trasporto. Secondo l'Ufficio del Procuratore Generale, è stato formato un gruppo interagenzia per indagare per le indagini, formato da personale esperto della Procura dei trasporti, del Ministero dell'Interno e del Ministero per le situazioni di emergenza. Sul luogo del disastro una commissione governativa.
Informato dell'incidente mentre era in viaggio per la Russia, il presidente azero Ilham Aliyev, ha immediatamente deciso di fare rientro in patria. Aliyev era diretto a San Pietroburgo per il summit informale dei leader dei Paesi della Comunità degli Stati Indipendenti (Csi).