Roma, 26 dicembre 2024 - L’aereo dell’Azerbaijan Airlines precipitato a Natale in Kazakistan potrebbe essere stato abbattuto da un missile russo per errore. Lo scrivono alcuni media russi e l’ipotesi viene rilanciata anche da quotidiani online ucraini. Ma la verità dovrà essere accertata dall’esame della scatola nera del velivolo. Sono 38 i morti e 29 i feriti del disastro. Per oggi in Azerbaijan è stato proclamato il lutto nazionale.
Le parole del portavoce del Cremlino
Sarebbe sbagliato fare ipotesi sulle cause dell’incidente aereo in Kazakistan finché le indagini non saranno concluse, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. “Sarebbe sbagliato fare ipotesi prima che gli investigatori giungano a delle conclusioni. Non lo faremo noi e non dovrebbe farlo nessun altro. Dovremmo aspettare la fine delle indagini”, ha detto Peskov nel briefing con la stampa a Mosca.
Nove russi feriti e la loro scorta medica del ministero delle Situazioni di Emergenza russo sono arrivati nella regione di Mosca, ha dichiarato il servizio stampa del ministero. “Un volo speciale del ministero delle Emergenze russo che trasportava cittadini feriti in un incidente aereo è atterrato all’aeroporto di Zhukovsky”, ha dichiarato il servizio stampa.
L’ipotesi di alcuni esperti militari
Ad Astana le autorità kazake hanno aperto un’inchiesta, mentre si fa strada fra alcuni esperti militari l’ipotesi che l’aereo sia stato colpito dalla contraerea russa proprio in Cecenia. Un’ipotesi che, secondo l’opinione di molti esperti sui social, sarebbe avvalorata dai numerosi fori di varie dimensioni presenti visibili sul segmento posteriore della fusoliera, rimasto sostanzialmente integro, che fanno pensare alle schegge di un’esplosione.
Il presidente della camera alta del parlamento kazako (Senato), Maulen Ashimbaiev, ha dichiarato che “non è possibile” per ora dire che cosa abbia causato il disastro. “Dei veri esperti se ne occupano e arriveranno alle loro conclusioni. Né il Kazakistan, né la Russia, né l’Azerbaigian hanno interesse a nascondere informazioni”, ha detto il dirigente politico kazako citato dall’agenzia russa Tass.
Il disastro dell’aereo precipitato
L’Embraer 190 della Azerbaijan Airlines si è schiantato vicino ad Aktau, nella regione di Mangistau, nel Kazakistan occidentale, ieri mattina mentre effettuava un volo Baku-Grozny. A bordo c’erano 67 passeggeri, compresi cinque membri dell’equipaggio, tra cui 42 cittadini azeri, 16 cittadini russi, sei cittadini kazaki e tre cittadini kirghisi.
Le operazioni di soccorso
Sette dei 38 corpi recuperati dal sito dell’incidente aereo dell’AZAL e consegnati al centro di analisi forense di Aktau sono già stati identificati, ha dichiarato il ministero delle Situazioni di Emergenza kazako. “Trentotto corpi sono stati trovati durante le operazioni di soccorso di ieri e portati al centro di analisi forense, compresi i corpi di sei cittadini kazaki e tre membri dell’equipaggio. Sette corpi sono già stati identificati”, ha dichiarato il ministero in un comunicato di giovedì.
“Secondo le informazioni ufficiali, solo due membri dell’equipaggio sono sopravvissuti e tre sono morti”. In precedenza era stato riferito che due membri dell’equipaggio erano morti nell’incidente aereo, mentre tre erano sopravvissuti. Gli specialisti stanno ancora setacciando i rottami dell’aereo sul luogo dell’incidente. “Le brigate del Centro di medicina d’urgenza del ministero delle Situazioni d’emergenza del Kazakistan continuano a fornire supporto medico per le operazioni di soccorso sul luogo dell’incidente aereo. Gli psicologi del Centro di medicina d’urgenza stanno lavorando con i parenti arrivati ad Aktau”, ha dichiarato il ministero.
Centinaia di soccorritori in campo
Le operazioni di pulizia sul luogo dell’incidente coinvolgono 306 persone, 101 attrezzature, 2 aerei e 6 unità cinofile. Sulla scena stanno lavorando specialisti del ministero delle Situazioni di Emergenza, del ministero degli Interni, della Guardia Nazionale, oltre a squadre del servizio antincendio non statale, del Centro di Medicina d’Emergenza, delle autorità locali, delle brigate di ambulanza e dei rappresentanti del ministero delle Situazioni di Emergenza dell’Azerbaigian.