Roma, 29 gennaio 2024 – Il celebre politico e giornalista d'opposizione russo Vladimir Kara-Murza, che sta scontando 25 anni di reclusione, non è più in isolamento nella colonia penale di Omsk. La moglie Evghenia ha riferito che è stato trasferito in un altro carcere, ma di lui si sono perse le tracce. "Dopo quattro mesi di isolamento, mio marito 'ha lasciato' il carcere di massima sicurezza di Omsk", ha scritto.
L'attivista per i diritti umani Aleksander Podrabinek tre giorni fa aveva inviato una lettera a Kara-Murza e ha ricevuto la seguente risposta dai responsabili del carcere: "L'amministrazione dell'istituto IK-6 Omsk informa che la lettera non può essere consegnata, poiché il destinatario è partito per un altro istituto carcerario", ha fatto sapere su Facebook lo stesso Podrabinek. Dove sia adesso non è noto.
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Aveva criticato la guerra in Ucraina
Il prigioniero politico, tra le altre cose, aveva criticato la guerra all'Ucraina. Kara-Murza è stato arrestato nell'aprile 2022, meno di due mesi dopo l'invasione russa. La sua difesa ha insistito sul fatto che non poteva essere trattenuto in un centro di custodia cautelare per motivi di salute, ma la corte ha ignorato la richiesta. Nell'aprile 2023, il tribunale della città di Mosca ha condannato Kara-Murza a 25 anni di detenzione in una colonia di massima sicurezza.
E' stato dichiarato colpevole in base agli articoli di "alto tradimento", per aver partecipato alle attività di un'organizzazione "indesiderabile" e per aver diffuso "falsi" sull'esercito russo. Il politico si è dichiarato non colpevole.
Come Navalny
Kara-Murza, così come Aleksei Navalny, era sopravvissuto a tentativi di avvelenamento. Lo scorso dicembre, in un ulteriore inasprimento delle già difficili condizioni carcerarie riservate agli oppositori, anche Navalny, era stato trasferito dalla regione di Vladimir a quella Artica di Yamal Nenets, con il viaggio in treno su vagoni speciali, tortuoso, lungo di settimane, che viene chiamato "etap" riservato ai detenuti in Russia da sempre.