Sabato 21 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Kara-Murza, l’oppositore di Putin (avvelenato due volte) sarà liberato

Storico, giornalista e attivista, con doppia cittadinanza russa e britannica. Era stato arrestato in Russia nel 2022 e condannato a 25 anni di carcere per tradimento

Roma, 1 agosto 2024 – Tra i prigionieri liberati nel maxi-scambio, il più grande dai tempi della Guerra Fredda tra Russia e Stati Uniti, ci sarebbe anche il cittadino russo-britannico Kara-Murza. Lo riporta Bloomberg. Attivista politico dissidente, era stato condannato a 25 anni di reclusione per tradimento.  

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Vladimir Kara-Murza era stato condannato a 25 anni di carcare per tradimento nel 2023 (AFP)
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Chi è Vladimir Kara-Murza

Vladimir Kara-Murza è uno storico, giornalista e attivista russo. Era collaboratore di Boris Nemtstov, ex vicempremier ucciso tra le mura del Cremilino nel 2015. Cresciuto in una famiglia dissidente nei confronti dell’URSS, Kara-Murza è attivo nell’ambito politico da vent’anni. Tra i più importanti risultati ottenuti c’è il cosiddetto 'Magnitsky Act: una legge approvata per la prima volta dagli Usa  nel 2012 che consente a Washington di sanzionare funzionari russi sospettati di violazioni dei diritti umani. Da allora, numerosi altri Paesi hanno varato legislazioni simili.

L’attivista politico ha cittadinanza britannica, ottenuta dopo essersi trasferito, da adolescente, nel Regno Unito con la madre, dove ha iniziato la sua carriera da giornalista come corrispondente per diversi media russi. Ha vissuto a lungo negli Stati Uniti, con la moglie e i tre figli, ma ha deciso di tornare in Russia – lasciando la famiglia oltreoceano – per portare avanti la sua attività politica di opposizione con il gruppo democratico Russia Aperta. Nel 2022 è stato arrestato e condannato nell’aprile del 2023 per tradimento. 

Kara-Murza ha dichiarato di aver subito due tentativi di avvelenamento, nel 2015 e nel 2019, ad opera del Cremlino. Come conseguenza, avrebbe sviluppato la polineuropatia, una patologia neuromuscolare. Durante la sua permanenza nelle carceri russe, l’oppositore di Putin era stato trasferito dalla prigione siberiana di massima sicurezza in cui si trovava per essere ricoverato in ospedale, a causa di un peggioramento delle sue condizioni.