Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Kaliningrad, Mosca: risposta non diplomatica. E valuta il taglio della luce alla Lituania

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova: le opzioni sono in fase di studio a livello di agenzie. Ue: "Nessun ostacolo per bene essenziali verso Kaliningrad". Grano bloccato: dopo i colloqui fra Russia e Turchia, una nave mercantile di Ankara ha lasciato il porto di Mariupol. Colpita una raffineria russa da un attacco con droni

Un treno passeggeri Kaliningrad-Mosca nei pressi di Kybartai, in Lituania

Un treno passeggeri Kaliningrad-Mosca nei pressi di Kybartai, in Lituania

Roma, 22 giugno 2022 - Sempre più alta la tensione in Europa su Kaliningrad. La possibile risposta alle restrizioni imposte dalla Lituania al transito delle merci nella regione sarà pratica piuttosto che diplomatica: le opzioni sono in fase di studio a livello di agenzie. Questo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, secondo quanto riporta Interfax.

Il presidente della commissione Affari internazionali della Duma, Leonid Slutsky, citato dall'agenzia Interfax, ha detto che Mosca valuta di tagliare le forniture di elettricità al Paese baltico, ancora dipendente per il suo fabbisogno da una rete che la collega alla Russia.

Il Cremlino ha affermato che le sanzioni dell'Ue che hanno portato la Lituania a imporre il blocco sono "assolutamente inaccettabili" e che Mosca "sta valutando diverse misure di ritorsione". Il portavoce della presidenza russa, Dmitri Peskov, ha aggiunto che "è prematuro" parlare della natura e delle tempistiche delle misure che verranno adottate da Mosca.

Dal fronte europeo, delle minacce ricevute dalla Russia ha parlato il portavoce della cancelleria tedesca, Steffen Hebestreit: "La Germania respinge fermamente" le minacce di ipotesi di ritorsioni di Mosca, ha detto Hebestreit. "Domandiamo alla Russia di astenersi da misure che vadano contro il diritto internazionale".

Finlandia avverte: se la Russia attacca pronti a combattere

Eric Mamer, portavoce della Commissione Ue, ha invece confermato come "l'approvvigionamento di beni essenziali verso Kaliningrad non è ostacolato", sottolineando anche che "una serie di sanzioni dell'Ue contro specifiche esportazioni russe (prodotti siderurgici, materiali da costruzione) stanno diventando applicabili ora (dopo brevi periodi di transizione). Ciò significa che la Lituania deve applicare controlli supplementari sul transito stradale e ferroviario attraverso il territorio dell'Ue. Naturalmente, questi controlli sono mirati, proporzionati ed efficaci".

Sul blocco del transito su ferro e gomma dei beni colpiti da sanzioni Ue verso l'enclave di Kaliningrad, una fonte europea alla vigilia del Consiglio europeo ha ammesso che un aspetto da approfondire riguarda la "questione di continuità territoriale con la Russia" aggiungendo che "la Commissione forse deve approfondire". Non è chiaro al momento se il caso Kaliningrad possa approdare sul tavolo dei leader. Sulla possibilità poi che il Consiglio esprima chiaramente la sua solidarietà alla Lituania, minacciata in queste ore da Mosca, sono ancora in corso delle discussioni e si registrano posizioni contrastanti.

Xi Jinping sulle sanzioni

Di sanzioni è tornato a parlare anche Xi Jinping. Il presidente cinese avverte del rischio di ricadute sui Paesi in via di sviluppo delle sanzioni "arbitrarie" e consigliato i "principali Paesi sviluppati" di adottare politiche economiche "responsabili". "I fatti hanno dimostrato più e più volte che le sanzioni sono un boomerang e una spada a doppio taglio - ha dichiarato Xi al Business Forum dei Brics, la sigla che riunisce Brasile Russia, India, Cina e Sudafrica -, e coloro che politicizzano, strumentalizzano e armano l'economia mondiale, sfruttano il predominio del sistema finanziario e monetario internazionale per imporre sanzioni arbitrarie, che alla fine danneggeranno gli altri e il mondo".

Guerra in Ucraina: gli aggiornamenti

Intanto, in Ucraina, secono quanto rende noto il ministero degli Interni dell'autoproclamata Repubblica di Lugask, oltre 1.300 tra soldati e mercenari ucraini sono circondati in queste ore a sud di Lysychansk, mentre le forze armate ucraine hanno lanciato un attacco aereo sull'Isola dei Serpenti, conquistata dai russi nelle prime fasi della guerra, e inflitto "perdite significative" al nemico.

Sul fronte del grano bloccato a Mariupol, in seguito ai colloqui a Mosca fra la delegazione russa e quella turca, oggi proprio dal porto della città sul Mar d'Azov è partita una nave mercantile turca. "Solo poche ore dopo la fine del lungo incontro, la nave mercantile turca (Azov Concord), che attendeva da giorni, ha lasciato il porto ucraino", si legge in un comunicato del ministero della Difesa di Ankara, in cui non si precisa cosa trasporti la nave e si afferma che si tratta della "prima nave straniera di lasciare il porto ucraino di Mariupol", caduto in mano ai russi a maggio.

A Novoshakhtinsk, nella regione di Rostov a pochi chilometri dal confine con l'Ucraina, una raffineria russa è stata colpita dall'attacco di due droni. L'incendio divampato ha riguardato le cisterne per la raccolta del greggio.