Sochi, 7 marzo 2024 – Non solo Irene Cecchini: c’è un altro italiano alla corte di Putin. Ieri l’artista di strada Jorit Agoch ha incontrato il presidente russo al Festival Mondiale della Gioventù di Sochi. Abbracci e complimenti reciproci. E’ lo street artist a chiedergli un selfie dal pubblico: “Voglio mostrare all’Italia che sei un essere umano come tutti gli altri”, dice lui. Putin acconsente e lo chiama sul palco. “Italia e Russia sono uniti da arte e libertà, contro la propaganda occidentale", sentenzia, sottolineando la vicinanza culturale tra Roma e Mosca, proprio come aveva fatto con la studentessa lombarda.
Ma chi è Jorit ? Molti, i napoletani in particolare, l’avranno presente per il murale gigante col volto di Maradona che compare sulla facciata di un palazzo nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, nel capoluogo campano, sua città natale. Sempre a Napoli, Forcella, campeggia un suo San Gennaro. I ritratti di Jorit, 33 anni, che all’anagrafe si chiama Ciro Cerullo, hanno tutti in comune quattro segni rossi, due per ogni gota. L’equivalente simbolico di ferite, o cicatrici. Le stesse strisce rosse solcano il viso di una bambina, ritratta su un edificio di Mariupol. Un murale comparso nel luglio 2023, nella città devastata e occupata dai russi dopo una lunga resistenza ucraina.
Il murale di Mariupol e le polemiche
Di quell’opera si era a discusso a lungo. La bimba ha gli occhi dei colori della bandiera russa, ed è circondata da due missili con la scritta Nato. In basso a sinistra compare anche un simbolo antifascista con la caratteristica bandiera nera e rossa.
Con quel dipinto l’artista si è guadagnato parecchie critiche insieme con la fama di filoputiniano. Ma per quel murale Jorit si è beccato ance l’accusa di plagio. Lo street artist napoletano ha dichiarato di aver ritratto una bambina del Donbass, ma in molti hanno sollevato il sospetto che quel volto sia stato copiato da una foto di Helen Whittle, dove compare la figlia della fotografa australiana, effettivamente molto somigliante.
In merito alla sua posizione sulla guerra in Ucraina, Jorit è stato esplicito. “Siamo tenuti a supportare gli ucraini, ma gli ucraini quali? – diceva in un suo post raccolto da Il Mattino di Napoli – Perché dobbiamo supportare gli ucraini che vogliono stare con la Nato e non quelli che vogliono stare con la Russia? Degli ucraini del Donbass non gliene frega niente a nessuno, nemmeno agli artisti dal cuore grande, evidentemente non è abbastanza grande per quel bambini morti sotto le bombe volute dalla Nato per loro non ci sta spazio...”. Eccetera.
A Sochi con Ornella Muti
Ieri sera a Sochi, per il Festival di Putin, Cerullo non era l’unico italiano vip presente. Con lui anche Ornella Muti, la figlia Naike Rivelli e altri ‘delegati italiani’ (così li chiamerebbero i media russi). I tre hanno condiviso una foto sui social: alle loro spalle un murale che ritrae la Muti, firmato natualmente Jorit.
Arrestato a Betlemme
Nato a Quarto Flegreo, comune nell’hinterland napoletano, Cerullo si forma all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Già nel 2011 i suoi lavori compaiono al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Nel 2013 espone al Macro di Roma. Diventa conosciuto al pubblico soprattutto con le sue opere di Street Art. Ritratti su case popolari in quartieri degradati, che dipinge con l’intendo di riqualificare le periferie. Oltre a Maradona, a Napoli c’è il ritratto di Hamsik, Eduardo De Filippo al Teatro San Ferdinando, San Gennaro nel quartiere di Forcella, Fabrizio De Andrè a Scampia.
Nel 2018 a Betlemme Jorit con altri artisti ritrae l'attivista palestinese Ahed Tamimi in favore della sua scarcerazione. Per questo viene arrestato dalle autorità israeliane che poi lo rilasciano. Nel 2023 viene candidato al Wolf Prize per la sua opera di “riqualificazione urbana”.