Philadelphia, 9 ottobre 2019 - Mega risarcimento imposto da un tribunale alla Johnson & Johnson per gli effetti collaterali di un farmaco: avrebbe causato la crescita in maniera anomala il seno a un uomo. Una giuria di Philadelphia ha ordinato alla società farmaceutica statunitense di pagare 8 miliardi di dollari di danni a Nicholas Murray, 26 anni, che avendo usato l'antipsicotico Risperdal da bambino, ha sviluppato una ginecomastia, ovvero un ingrossamento delle mammelle.
E' la sanzione più pesante finora imposta alla multinazionale, nelle oltre 13.000 azioni legali del caso Risperdal. In tutti i casi la Johnson & Johnson è stata portata in tribunale con l'accusa di essere consapevole dei rischi del farmaco, ma non aver messo adeguatamente in guardia medici e pazienti.
Murray in precedenza aveva già ottenuto 680.000 dollari di risarcimento dalla Corte di Philadelphia. Nella sua denuncia il giovane, scrivono i media Usa, sostiene che il problema al seno si è manifestato dopo aver iniziato a prendere il medicinale nel 2003 per un disordine dello spettro autistico.
La Johnson & Johnson, ha dichiarato alla Cnn, ha già presentato ricorso, definendo la somma imposta "grossolanamente sproporzionata rispetto alla compensazione iniziale in questo caso", e confida che la decisione "verrà ribaltata". La società farmaceutica multinazionale ribadisce che il "Risperdal è un farmaco sicuro ed efficace, che ha aiutato milioni di persone a vivere una vita migliore per oltre due decenni".