Giovedì 6 Marzo 2025
RICCARDO JANNELLO
Esteri

Pestato senza motivo a Lanzarote: la vita di Salvatore Sinagra appesa a un filo

Il 30enne di Favignana colpito con una spranga fuori da un bar dopo una futile discussione. Il padre: “Mio figlio è in coma con il cranio spaccato perché ha incrociato la persona sbagliata”. Ancora libero il colpevole

Salvatore Sinagra, 30 anni, in coma dopo un'aggressione a Lanzarote

Salvatore Sinagra, 30 anni, in coma dopo un'aggressione a Lanzarote

Roma, 1 febbraio 2025 – Lotta fra la vita e la morte da una settimana il trentenne Salvatore Sinagra che nell’isola canaria di Lanzarote – dove gestisce un bar – è stato picchiato dopo una futile discussione. Le sue condizioni sono “gravissime ma stabili” secondo i medici dell’Ospedale universitario di Gran Canaria dov’è stato trasferito dopo le prime cure nel locale nosocomio. I chirurghi hanno dovuto operarlo alla testa per ridurre il vasto ematoma al cervello causato dalle percosse per le quali è stato usato anche un tirapugni o una spranga. I sanitari sono cauti, temono che ci possano essere conseguenze permanenti se il ragazzo dovesse cavarsela.

Al capezzale è giunto il padre, Andrea Sinagra, uno dei pescatori più noti di Favignana, l’isola delle Egadi dalla quale alcuni anni fa Salvatore era partito per fare fortuna alle Canarie. Prima il lavoro di pizzaiolo in uno dei tanti locali italiani dell’isola di Lanzarote, quindi la gestione di un proprio bar-caffetteria che gli aveva dato soddisfazione, ma che avrebbe ceduto entro marzo: voleva fare ritorno a vivere nella sua Sicilia.

Secondo le autorità consolari, le indagini della Guardia Civil vanno avanti “con discrezione” alla ricerca del colpevole, ma il padre ha chiesto con forza che vengano accelerate, visto che ci sarebbero delle riprese di videosorveglianza che avrebbero registrato il fatto e anche dei testimoni che però interrogati hanno detto “di non avere visto nulla di preciso”.

Salvatore stava giocando a calcio balilla all’interno di un bar, durante la partita sarebbe nata una discussione con un ragazzo del luogo. Poco dopo il trentenne di Favignana, che appariva tranquillo, è uscito per fumare una sigaretta. Il ragazzo con il quale aveva litigato è uscito anche lui e senza alcun motivo – con Salvatore che chiedeva disperatamente perché - lo avrebbe cominciato a picchiare con calci e pugni sferrando poi il colpo più grave alla testa e gettandolo a terra per poi allontanarsi. Probabilmente la Guardia Civil ha il suo nome.

Dopo le prime cure Salvatore è stato trasferito in eliambulanza a Las Palmas, distante poco più di 200 chilometri. "Mio figlio è in coma con il cranio spaccato e non so perché, ha solo incrociato la persona sbagliata”, dice il padre Andrea che chiede “giustizia e aiuto”. Tutta la comunità di Favignana si è stretta attorno alla famiglia con il sindaco Francesco Frangione in testa: “Fare presto luce sul colpevole”.