Giovedì 9 Gennaio 2025
REDAZIONE ESTERI

Anche un italiano arrestato in Venezuela, Maduro contro i “mercenari terroristi”

Da luglio a oggi 125 stranieri catturati: “Erano venuti per piazzare bombe nel nostro Paese”. Il connazionale liberato dopo 5 ore di detenzione

Nicolas Maduro (Ansa)

Nicolas Maduro (Ansa)

Caracas, 8 gennaio 2025 – Nicolas Maduro li ha chiamati “mercenari". Sono entrati in Venezuela per “praticare il terrorismo contro la nostra gente”, ha detto il presidente dando notizia ieri di 125 stranieri da 25 diversi paesi arrestati da luglio ad oggi. Tra loro anche un italiano che è stato fermato nella giornata di ieri ma già liberato. L’ultimo blitz risalirebbe a qualche ora fa: in un comizio politico Maduro ha annunciato la cattura di sette stranieri, due cittadini statunitensi, due colombiani e tre ucraini. "Sono stati catturati due sicari colombiani e tre mercenari che venivano dalla guerra in Ucraina per portare violenza nel Paese”, oltre a “due importanti mercenari statunitensi: erano venuti per compiere azioni terroristiche contro la pace”.

Maduro ha pronunciato frasi come “dobbiamo proteggere la patria” e “il fascismo aveva piani per riempire il paese di bombe”. Stando al suo resoconto gli stranieri arrestati avrebbero avuto “chili di esplosivi di altissimo livello come non ne erano mai state sequestrati prima in Venezuela”. 

Il connazionale è stato rilasciato dopo circa cinque ore e mezzo di fermo. Ieri 7 gennaio alle 14 circa (le 19 in Italia) la Farnesina ha ricevuto la segnalazione che un cittadino italo-venezuelano era stato fermato attorno alle 11 alla frontiera terrestre colombiana-venezuelana di Cucuta. E' stato subito chiesto l'intervento del viceconsole onorario di Tachira e contattato il commissario della polizia diplomatica a Maracaibo. Dopo 5 ore e mezzo l’uomo è stato liberato. Non ci sarebbero altri italiani catturati. 

Chi è Nicholas Maduro

Ex sindacalista, delfino di Chavez, Nicolas Maduro governa il Venezuela dal 2013 a suon di decreti legge. Le organizzazioni internazionali per la difesa dei diritti umani hanno denunciato metodi di repressione violenta nei confronti dei dissidenti: uccisioni, torture e violenze sessuali contro i manifestanti. Nel 2020 una commissione dell'Onu ha accusato Maduro di crimini contro l'umanità e ha chiesto il processo alla Corte penale internazionale de L'Aja. Nello stesso anno, il dipartimento di Stato Usa ha messo una taglia da quindici milioni di dollari per la cattura di Maduro, che è considerato un dittatore narcotrafficante.