Martedì 16 Luglio 2024

Italiani evacuati a Rodi, appello alla Farnesina: “L’incendio si allarga. Servono altri voli per rientrare”

Il giornalista Massimo Alberti dorme in un albergo vicino all’aeroporto: “Io una soluzione l’ho arraggiata ma altri connazionali hanno bisogno di una mano”. L’Unità di crisi: “Cittadini assistiti”

Rodi, turisti in fuga dall'incendio accampati all'aeroporto (Ansa)

Rodi, turisti in fuga dall'incendio accampati all'aeroporto (Ansa)

Atene, 24 luglio 2023 – Sono ore drammatiche per gli italiani evacuati dalle zone coinvolte nell’incendio a Rodi, duemila secondo la stima della Farnesina che sarebbe in contatto con circa un migliaio. Tra i turisti italiani, assicura il capo dell’Unità di crisi del ministero degli Esteri, Nicola Minasi, “nessuno si è fatto male e sono tutti assistiti, in particolare le persone che sono presenti con tour operator che possono contare sulla loro assistenza”. La Farnesina ieri ha suggerito di registrarsi sul portale ‘dovesiamonelmondo’ o sull’app dell’Unità di crisi “che permette a noi di sapere chi si trova sul posto e di inviare informazioni precise anche nell’emergenza”. 

Minasi garantisce che l’aeroporto è in funzione e che presso lo scalo c’è un ‘nucleo operativo nell'aeroporto di Rodi in contatto con gli italiani e con i tour operator sul posto. “Chi ha deciso di rientrare ha potuto farlo. Ma vediamo indicazioni di chi vuole restare e sta decidendo di prolungare la vacanza”. 

Tutto tranquillo dunque? Non secondo Massimo Alberti, giornalista di Radio Popolare in vacanza a Rodi, che lancia un appello alle autorità italiane. “Abbiamo bisogno di una mano, l'incendio si sta allargando rapidamente verso Nord. Servono altri voli, in settimana sono pochi e non si trovano i biglietti”.

"Il fuoco potrebbe avvicinarsi ai centri abitati – continua – la situazione inizia a non essere più così serena per molte migliaia di connazionali. Potrebbe peggiorare”. 

Alberti ieri raccontava di essere al sicuro in un albergo vicino all’aeroporto: “Abbiamo dormito in terra, gli hotel sicuri sono pieni di sfollati, molti turisti e alcuni hanno perso tutto tra le fiamme. Sabato eravamo a Kiotari ma quando abbiamo intuito la minaccia delle fiamme ci siamo mossi prima dell'ordine di evacuazione arrivato alle 13”. E' stata una vera fuga dal fuoco. “Siamo andati verso sud-ovest per sfuggire alle fiamme, ci hanno accolto in abitazioni e ora siamo in un hotel vicino all'aeroporto. Ora siamo al sicuro ma qui è un disastro ambientale immane”.