Gerusalemme, 16 gennaio 2019 - Si è sbloccata la vicenda dei tre carabinieri italiani rifugiatisi nella sede dell'Onu a Gaza. Hamas ha tolto l'assedio dopo aver accertato la loro identità di italiani e non di israeliani come sospettato in precedenza. I militari, riferiscono fonti locali, sono usciti da Gaza intorno alle 13 e dovrebbero rientrare in Italia già questa mattina.
"Accertata l'identità dei tre italiani"
"Le indagini hanno permesso di accertare l'identità dei tre italiani e la sicurezza delle procedure del loro ingresso a Gaza", ha detto il ministero dell'Interno di Hamas confermando così le notizie dello sblocco della vicenda. Il ministero ha sottolineato "l'efficace cooperazione" con l'inviato Onu Nikolai Mladenov, dell'Unsco a Gaza, del Consolato generale italiano e dell'ambasciatore del Qatar Mohammed Al Emadi.
Anche l'Unrwa (Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente) aveva chiarito alle autorità di Gaza che si trattava di tre "cittadini con passaporto italiano in missione autorizzata". Invece smentita dalla Farnesina la notizia dell'incontro tra l'ambasciatore italiano in Israele, Gianluigi Benedetti, e Ismail Haniyeh, capo di Hamas.
Il sito Arabi21 aveva riferito che l'auto su cui viaggiavano gli italiani non si era fermata nella serata di lunedì a un posto di blocco a Gaza, e ne era scaturito un inseguimento con spari. Secondo quanto riferito dalla polizia "gli uomini a bordo dell'auto avevano armi automatiche con loro". Le forze palestinesi che assediano la sede Onu, secondo il sito QudsNet, ne chiedevano la consegna per un'adeguata inchiesta sull'accaduto e per verificare la loro identità.