Roma, 4 novembre 2024 – Minerva, la bimba italiana di sei anni, che proprio ieri festeggiava il suo compleanno, con le sua mamma palestinese Bayan Alnayyar, e l'operatore umanitario Jacopo Intini, con sua moglie palestinese Amal, sono arrivati ieri sera in Italia.
Il rientro della piccola Minerva
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Fiumicino il papà ha accolto con commozione la bimba, stanca ma sorridente, un pupazzo di Minnie in mano e un palloncino con scritto Happy Birthday, e sua moglie. Il gruppo, che era riuscito a lasciare Gaza attraversando il valico di Rafah, è sbarcato intorno alle 21 di ieri all'aeroporto di Fiumicino con un volo di linea Ita Airways proveniente dal Cairo. All'arrivo il gruppo è stato assistito da personale della guardia di finanza aeroportuale.I connazionali da rimpatriare
Prosegue l'uscita di cittadini stranieri dalla Striscia di Gaza verso l'Egitto. Dopo i primi due gruppi di italiani che hanno lasciato la Striscia ieri e mercoledì scorso, oggi sono giunte in Egitto, attraverso il valico di Rafah, altre 10 persone, doppi cittadini italo-palestinesi e famigliari palestinesi al seguito. Assistiti dal personale dell'Ambasciata d'Italia in Egitto, sono in viaggio verso il Cairo da dove, prossimamente, voleranno in Italia.
"Con il transito odierno da Rafah sono 17 le persone fra cittadini italiani, doppi cittadini italo-palestinesi e famigliari palestinesi che abbiamo messo in sicurezza. Anche oggi è un risultato positivo, visto che fra queste persone ci sono due giovani donne incinte, e una signora anziana particolarmente fragile", ha commentato ieri il vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, onorevole Antonio Tajani.
Gli italiani a Gaza
"Continuiamo a seguire da vicino, attraverso l'Unità di Crisi, l'Ambasciata a il Cairo e il Consolato Generale a Gerusalemme, le persone tutt'ora presenti nella Striscia, fra cui due connazionali che lavorano per la Croce Rossa Internazionale e le Nazioni Unite, e che nei giorni scorsi hanno deciso di rimanere a Gaza per continuare ad aiutare le persone che hanno bisogno" ha concluso il vicepremier.
Gli ostaggi di Hamas
''Purtroppo noi italiani non abbiamo più ostaggi nelle mani di Hamas perché i tre italiani con doppio passaporto italiano e israeliano che mancavano all'appello sono stati trovati tutti e tre morti'', ha aggiunto Tajani che ha poi sottolineato ''i civili da una parte e dall'altra sono vittime innocenti che non devono pagare il prezzo di una guerra''. ''Anche per quanto riguarda la striscia di Gaza - ha proseguito il titolare della Farnesina – stiamo lavorando perché possano entrare più aiuti umanitari''.