Istanbul, 2 gennaio 2017 - A più di 24 ore dall'attentato arriva la rivendicazione dell'Isis tramite un comunicato sull'agenzia di stampa Amaq. Non è una sorpresa: da ore si rincorrevano le voci di una pista asiatica legata allo Stato Islamico. Nella rivendicazione l'Isis minaccia altri attacchi in Turchia. Il gruppo jihadista definisce la Turchia "apostata" e "serva dei crociati" mentre saluta il "soldato eroico del califfato" che ha colpito "uno dei più famosi nightclub dove i cristiani celebrano la loro festività apostata". Poi la minaccia: "Che il governo apostata della Turchia sappia che il sangue dei musulmani che viene sparso dai bombardamenti dei suoi aerei si trasformerà in fiamme nella sua casa".
Nuove foto e video del presunto attentatore
CACCIA ALL'UOMO - L'attentatore che ha ucciso 39 persone, la maggior parte stranieri (non ci sono italiani) non è stato ancora arrestato. Secondo gli investigatori il sospettato ha agito da solo ma non si esclude che avesse dei complici al di fuori del locale. Diverse ipotesi sono state fatte dai media turchi sulla sua identità. Inizialmente alcuni avevano ipotizzato si trattasse di un poliziotto, poi il quotidiano Hurriyet aveva parlato di un uomo originario dell'Asia centrale, del Kirghizistan o Uzbekistan. Ora corregge: l'attentatore è orgiginario dello Xinjiang, regione autonoma della Cina nord-occidentale abitata dagli uiguri, etnia che parla una lingua simile al turco e di fede musulmana, già nota come Turkestan Orientale. Avrebbe inoltre 25 anni. Anche secondo il canale televisivo 'CnnTurk' gli inquirenti avrebbero accertato la nazionalità del killer, così come il suo volto e l'aspetto. Intanto almeno 8 sospetti militanti dell'Isis sono stati fermati dalle unità antiterrorismo
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LA RICOSTRUZIONE - Moltissimi sono i dubbi su quanto accaduto, tante le informazioni circolate nelle ore successive all'attentato. La polizia ha ricostruito in parte la notte della strage, soprattutto grazie all'esame delle riprese di varie telecamere di sorveglianza. Il giovane avrebbe preso un taxi per raggiungere la discoteca 'Reina' teatro dell'eccidio. Sarebbe sceso però a una certa distanza dalla meta, a quanto sembra per il traffico troppo intenso, e avrebbe completato il tragitto a piedi. La prima immagine risale all'1,20 del primo gennaio ora locale, le 23,20 in Italia, e lo ritrae mentre cammina verso l'ingresso del club, già sparando: si vedono una persona crollare al suolo, poi lui che apre il fuoco contro i buttafuori, disarmati. La registrazione successiva è di tre minuti dopo, e lo immortala ormai all'interno, dove non si vede nessun altro in piedi. Un secondo giornale, 'Hurriyet', riferisce che l'attentatore indossava "una camiciola di colore verde, pantaloni scuri e scarpe nere", brandiva "un'arma a canna lunga" e mirava "alla parte superiore del corpo" delle vittime.
ESECUZIONI - All'inizio è salito al primo piano, da dove ha cominciato a colpire chi stava sotto. Quindi è sceso al pianterreno, e qui a preso a finire con proiettili alla testa coloro che erano sdraiati a terra. Non si sa quanto a lungo l'uomo si sia trattenuto dentro al 'Reina' ma, prima di fuggire, avrebbe raggiunto la cucina dove avrebbe ripulito l'arma, che peraltro a detta di fonti investigative riservate avrebbe lasciato sul posto. Poi si sarebbe cambiato, lasciando il cappotto con 500 lire turche (pari a quasi 135 euro; ndr). Infine si sarebbe allontanato approfittando del panico collettivo, montando di nuovo su un taxi, ma poco dopo avrebbe chiesto al conducente di fermarsi, a quano pare perché senza denaro. Infine, sarebbe sparito
Il killer urlava "Allah Akbar"
Un video diffuso dai media turchi riprende il killer mentre spara all'impazzata all'ingresso del locale.
CCTV footage shows #Istanbul nightclub attacker shoot indiscriminately as he makes way into Reina club. pic.twitter.com/qIjim0GcMi
— Rudaw English (@RudawEnglish) 1 gennaio 2017
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UN SOSPETTO NEGA, NUOVA FOTO - Ieri la polizia aveva inizialmente diffuso le foto di un uomo, identificato come il "sospetto terrorista", ma lo stesso ha scritto sui social di essere andato personalmente alla polizia per negare ogni coinvolgimento. Mentre oggi emerge un nuovo profilo dell'attentatore dalle immagini di una telecamera di sorveglianza diffuse dall'agenzia di stampa Dogan: un uomo dai capelli neri, senza barba e con un giubotto scuro e non l'uomo con la barba mostrato ieri da diversi media locali. Le nuove foto non permettono di chiarire altri dettagli.
Kırgız yetkililer Reina’ya saldıran teröristin uyruğunu araştırıyor https://t.co/1FGnFJGIEw pic.twitter.com/COB0887iWo
— Doğan Haber Ajansı (@dhainternet) 2 gennaio 2017
LE VITTIME - L'agenzia di stato Anadolu, citando fonti del ministero della Giustizia, ha reso noto che 38 vittime sono state identificate, 27 stranieri (tre giordani, tre libanesi, tre iracheni, un tunisino e la moglie franco-tunisina, due marocchini, due indiani, diversi sauditi, un cittadino dei Kuwait, un libico, un israeliano, un uomo con doppia cittadinanza belga e turca e un canadese) e 11 turchi. Altri 65 feriti sono in cura in ospedale.